Il Porto di Venezia si avvicina alla Siria
“Sono sempre più stretti i rapporti tra lo scalo veneziano e i porti siriani”. Lo ha dichiarato il Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Venezia, Franco Sensini, nel salutare la delegazione composta da venti dirigenti delle dogane siriane in visita al Porto di Venezia.
“L’aumento degli scambi commerciali rappresenta oggi, e ancor più in futuro – ha aggiunto Sensini – una indiscutibile opportunità per il Porto di Venezia ma, allo stesso tempo, impone nuove sfide sotto il profilo della sicurezza, della tutela dei lavoratori e dell’ambiente circostante, e sotto il profilo della prevenzione di atti criminali, terroristici o della violazione delle norme internazionali del commercio. L’interscambio tra il Porto di Venezia e la Siria nel 2010 è stato pari a 1500 trailer (camion) e oltre 20 mila Teu (container), numeri destinati ad aumentare grazie all’andamento positivo delle linee dirette operate da Visemar Line e Sermar Line”.
L’incontro è stato promosso dal Capo Settore Dogane Comunitarie Maurizio Zincone e finanziato dal programma di Sostegno al Commercio della Commissione Europea.
La delegazione ospite ha incontrato i colleghi italiani delle Amministrazioni che si occupano di security nell’ambito della portualità veneziana allo scopo di illustrare nei diversi contesti – italiano e siriano – i comuni problemi di sicurezza nell’operatività portuale con particolare riferimento al contrasto alle frodi e al risk managemet di frontiera.
In particolare il Porto di Venezia è riuscito a realizzare un efficiente “sistema multi agenzia” che, grazie a un sistema informatico integrato di Port Community delle pratiche doganali e della sicurezza può gestire per via elettronica tutta la documentazione delle merci in export, ancora prima che la nave tocchi la banchina.