Bike Sharing: avviso per operatori interessati a svolgere il servizio a Palermo
“La scelta di implementare il servizio di bike sharing è in piena continuità con il percorso già avviato da Amat e che ha trovato tanta attenzione da parte della cittadinanza. Mettere a disposizione della città 5.000 biciclette a pedalata assistita, nei prossimi tre anni, contribuirà notevolmente a ridurre il traffico privato e garantirà spostamenti casa/lavoro a migliaia di persone. La nostra città presenta caratteristiche morfologiche e urbanistiche che esaltano l’uso del bike sharing a pedalata assistita per gli spostamenti quotidiani e siamo fiduciosi che ci saranno diversi operatori disponibili a scommettere su Palermo, come già è avvenuto in passato con i monopattini”.
Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore alla Mobilità e all’Ambiente, Giusto Catania, commentano l’approvazione da parte del Comune delle linee guida per l’attività di bike sharing in città.
Tre anni di sperimentazione del servizio
Sul portale istituzionale del Comune è stato pubblicato l’avviso per individuare operatori interessati a svolgere il servizio di bike sharing a flusso libero (senza obbligo di rilascio della bicicletta nello stesso punto di prelievo) e a pedalata assistita.
L’obiettivo è individuare sul mercato fino a un massimo di tre operatori per una sperimentazione della durata di tre anni.
In occasione dell’avvio del servizio, ciascuno dei tre operatori potrà chiedere l’autorizzazione a impiegare una flotta non superiore a 500 bike e 50 biciclette biposto per un massimo complessivo di 1.500 bike e 150 biciclette biposto.
Nel corso del triennio di sperimentazione, l’Amministrazione, si riserva, in base ai risultati raggiunti, di incrementare fino a un massimo di 5.000 unità complessive.
Indicazioni per la manifestazione di interesse
La manifestazione di interesse deve essere presentata entro le ore 12.00 del 28 marzo 2022 seguendo le indicazioni fornite dal Comune di Palermo nella sezione dedicata del proprio portale istituzionale.
Possono partecipare soggetti pubblici o privati, organizzati in forma di impresa individuale o societaria, in forma di ATI o anche in forma consortile.
La flotta del “bike sharing a flusso libero” deve essere costituita da veicoli con le seguenti caratteristiche:
- sistema di gestione completamente automatizzato per l’utente, che deve poter visualizzare le biciclette disponibili, prenotarle, sbloccarle a inizio utilizzo e bloccarle al termine, pagare, segnalare guasti, malfunzionamenti o comportamenti scorretti da parte di altri utenti, il tutto tramite una apposita applicazione per smartphone;
- sistema di pagamento elettronico sicuro e identificabile.