Unione doganale: la Commissione Ue propone sportello unico per razionalizzare i controlli e agevolare gli scambi commerciali
Per rendere più agevole per le diverse autorità coinvolte nello sdoganamento delle merci scambiare per via elettronica le informazioni trasmesse dagli operatori, la Commissione Ue ha proposto l’adozione del cosiddetto “sistema dello sportello unico doganale dell’Ue”. Il provvedimento – spiega la Commissione in una nota – mira a rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra le diverse autorità al fine di agevolare la verifica automatizzata delle formalità non doganali per le merci che entrano nell’Ue o ne escono.
L’Ue – si legge ancora nella nota diffusa dalla Commissione – è il più grande blocco commerciale al mondo e rappresenta il 15% del commercio mondiale. Nel 2018 quasi 343 milioni di dichiarazioni doganali sono state trattate da più di 2.000 uffici doganali, che hanno riscosso dazi per 25,3 miliardi di euro.
Obiettivo dello sportello unico è digitalizzare e semplificare i processi in modo che, una volta che il sistema funzionerà a pieno regime, le imprese non debbano più presentare documenti a diverse autorità tramite portali differenti.
La proposta è il primo risultato concreto del piano d’azione recentemente adottato per far avanzare l’unione doganale al livello successivo: modernizzare i controlli alle frontiere, nei prossimi dieci anni, per agevolare gli scambi commerciali, migliorare i controlli di sicurezza e di conformità e ridurre gli oneri amministrativi per le imprese.
“La digitalizzazione, la globalizzazione e la natura evolutiva del commercio presentano sia rischi che opportunità per le merci che attraversano le frontiere dell’Ue – ha sottolineato il commissario all’Economia Paolo Gentiloni –. Per rispondere a queste sfide le autorità doganali e le altre autorità competenti devono agire in modo unitario, con un approccio più olistico ai numerosi controlli e procedure necessari per la regolarità e la sicurezza degli scambi. La proposta odierna costituisce il primo passo verso un ambiente doganale completamente integrato e privo di supporti cartacei e una migliore cooperazione fra tutte le autorità alle frontiere esterne dell’Unione. Esorto tutti gli Stati membri a partecipare per fare di questa iniziativa un vero successo”.
Ogni anno l’unione doganale facilita gli scambi commerciali di merci per un valore di oltre 3.500 miliardi di euro. Attualmente le formalità richieste alle frontiere esterne dell’Ue coinvolgono spesso molte autorità diverse responsabili di settori differenti, come la salute e la sicurezza, l’ambiente, l’agricoltura, la pesca, il patrimonio culturale, la vigilanza del mercato e la conformità dei prodotti. Le imprese devono pertanto trasmettere informazioni a più autorità diverse, ciascuna con il proprio portale e le proprie procedure. Questa pratica è complessa e dispendiosa in termini di tempo per gli operatori commerciali e riduce la capacità delle autorità di agire in modo congiunto nella lotta contro i rischi.
Lo sportello unico consentirà alle imprese e agli operatori commerciali di presentare dati in un unico portale in un singolo Stato membro, riducendo in tal modo duplicazioni, tempi e costi. Le autorità doganali e le altre autorità saranno quindi in grado di utilizzare collettivamente questi dati, il che permetterà di adottare un approccio pienamente coordinato allo sdoganamento delle merci.
Si tratta di un progetto ambizioso – conclude la nota – che comporterà investimenti ingenti a livello dell’Unione e degli Stati membri per essere pienamente attuato nel corso del prossimo decennio. Da parte sua la Commissione si impegna a sostenere gli Stati membri in questa preparazione, ove possibile, anche attraverso finanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza, per consentire loro di sfruttare appieno i benefici a lungo termine dello sportello unico