Federlogistica: incentivare la trasformazione digitale dei porti con le risorse del PNRR
Affrontare le tematiche relative all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione di porti e catena logistica anche in previsione della gestione delle risorse PNRR. Lo chiede Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica-Conftrasporto.
Il 2022 sarà l’anno chiave con l’entrata in vigore della Direttiva Europea sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, che estenderà il raggio di azione in molti settori delicati tra i quali i trasporti e i porti, amplierà gli obblighi non solo alle grandi imprese ma anche a quelle medie e prevederà sanzioni elevate per chi non si adegua.
Indispensabile muoversi verso la digitalizzazione delle catena logistica
“Il sistema logistico e portuale italiano non può farsi trovare impreparato – ha scritto Merlo -. Le risorse del PNRR per la digitalizzazione devono quindi essere impiegate per aiutare le imprese ma anche le Autorità di Sistema Portuale a strutturarsi. È il caso di ricordare che le stesse AdSP si trovano a far fronte a carichi di lavoro rilevanti per la progettazione e l’implementazione delle opere da realizzare; e proprio in questo scenario devono poter contare su sistemi inviolabili, introducendo da subito la figura del cyber manager”.
Secondo Merlo, la trasformazione digitale è anche al centro di un processo finalizzato a mutare i modi di fare governance delle Autorità di Sistema Portuale e a renderli sempre più sinergici con gli obiettivi degli armatori, delle imprese e di tutti gli stakeholder che interagiscono nel mondo portuale italiano.
Infine, il rischio di attacchi hacker, sottolinea il presidente di Federlogistica-Conftrasporto, come quelli subiti da molti porti nel mondo, non è un’ipotesi aleatoria: “E solo un percorso di digitalizzazione che sfoci rapidamente in Cyber Security Assessment e quindi nell’impiego dei relativi piani di gestione del rischio cyber può consentire un salto di qualità non più rinviabile”.