Crisi nel mar Rosso: FerCargo lancia allarme per la logistica globale
Richiesti interventi urgenti per evitare perdite incolmabili
Una situazione che favorisce gli scali del Nord Europa. A dirlo e lanciare nuovamente l’allarme per la crisi causata dagli attacchi Houthi nel Mar Rosso è questa volta Luigi Legnani, presidente di FerCargo.
“Questa situazione – ha spiegato Legnani – di fatto favorisce gli scali del nord Europa con la perdita di competitività del nostro Paese, che si ripercuote indirettamente e necessariamente sul cargo ferroviario, poiché i nostri terminal vedono ridursi gli approdi di container con conseguenza sulla fornitura delle materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Tutto questo non solo incrementa i costi delle merci, ma minaccia anche la loro disponibilità sul mercato, ricordando lo scenario post-pandemico e allunga i tempi di consegna”.
Il pericolo di uno shift modale inverso che riporti i trasporti dalla rotaia e dalla nave alla gomma è reale.
“Quello su rotaia – conclude il presidente di FerCargo – deve essere la spina dorsale del sistema di trasporto lungo la nostra penisola, l’unico strumento capace di raccordare i porti con l’infrastruttura nazionale e garantire all’Italia la possibilità di diventare hub di tutto il continente. Questa crisi, sommata alla criticità dei valichi, necessita di una soluzione urgente”.