The Things Network: è attiva a Torino la prima antenna industriale per l’Internet of Things
E’ entrato definitivamente in funzione, dopo oltre un anno di sperimentazione, il gateway IoT (Internet of Things); antenna che utilizza la tecnologia LoRaWAN installata da 5T – società in-house della Città di Torino – nell’ambito dell’iniziativa mondiale The Things Network. Per il capoluogo piemontese – fanno sapere – si tratta del primo dispositivo di questo genere installato in modo fisso, con caratteristiche industriali e in grado di garantire stabilità ed alti livelli di servizio.
The Things Network è un progetto nato ad Amsterdam nel 2015 con l’idea di realizzare una rete IoT mondiale, gratuita ed aperta a tutti. Start-up, università, imprese, singoli cittadini: tutti possono usufruirne e tutti possono contribuire all’espansione della rete. La tecnologia LoRaWAN permette infatti di connettere dispositivi di costo contenuto, come telecomandi, sensori e contatori, con la possibilità di ricevere e trasmettere piccole quantità di dati a distanze nell’ordine dei chilometri, senza l’utilizzo di connessioni Wi-Fi o di operatori mobili. Apparati di questo tipo hanno consumi bassissimi e possono funzionare in completa autonomia anche per anni, senza richiedere manutenzione o sostituzione delle batterie.
“Dispositivi come sensori ambientali o localizzatori sarebbero in grado di trasmettere un segnale a chilometri di distanza – ha detto il presidente di 5T Piero Boccardo. Questo segnale può essere ricevuto dal gateway più vicino e trasmesso via internet alla rete The Thing Network, e poi alle applicazioni o ad altri servizi quali Telegram o IFTTT. Le possibilità sono infinite ed aprono la strada a centinaia di nuove iniziative, start-up, piccole e grandi aziende; il tutto in modo assolutamente sicuro, trasparente e democratico. Inoltre, trattandosi di una rete di diffusione mondiale, chi volesse sviluppare un nuovo servizio o proporre un nuovo dispositivo, si troverebbe automaticamente di fronte ad un mercato senza confini”
Torino era già coperta da diverse antenne LoRaWAN, e data la vocazione “aperta” dell’iniziativa, è prevedibile che molte altre se ne aggiungeranno in futuro. Fino ad ora, però, si è trattato principalmente di sperimentazioni ed installazioni a iniziativa personale. Quella di 5T, società attiva nei settori del traffico, dell’infomobilità, del trasporto pubblico e della bigliettazione elettronica, è invece la prima installazione stabile, professionale e ad alta affidabilità. L’antenna è installata nel pieno centro di Torino, e può contare sull’infrastruttura resiliente della società, che include connettività ridondata in fibra ottica ed alimentazione a prova di black-out. Da questa posizione sarà possibile coprire buona parte del centro della città, anche se i test di effettiva copertura sono ancora in corso.
“Per il monitoraggio della mobilità – prosegue Boccardo -, 5T dispone di centinaia di sensori e dispositivi connessi distribuiti sul territorio metropolitano e regionale. La sperimentazione di nuove tecnologie e soluzioni come il LoRaWAN completano la nostra strategia aziendale in ricerca e innovazione con l’obiettivo di assicurare la connettività necessaria all’erogazione dei differenti servizi al cittadino che 5T gestisce per conto dei suoi soci ”. Il segnale LoRaWAN, pur impiegando bassissime potenze, risulta poco sensibile agli ostacoli fisici, pertanto i dispositivi IoT che lo utilizzano sono in grado di funzionare senza problemi all’interno degli edifici e persino nel sottosuolo.
Per l’assessora all’Innovazione della Città di Torino, Paola Pisano “l’IoT è considerata una delle tecnologie che cambierà la vita delle persone nei prossimi anni. Quando si parla di IoT si sta immaginando una connessione tra mondo fisico e mondo digitale attraverso una codifica digitale del mondo reale. Generare, raccogliere e analizzare dati sulla qualità dell’ambiente nel quale viviamo, sui consumi di risorse (quali acqua, energia, suolo pubblico), sul monitoraggio dei servizi, consentirà di creare innovazioni sia radicali sia incrementali sull’esistente. Queste tecnologie devono però essere aperte e condivise al fine di supportare sia la creazione di nuovi servizi digitali sia una diffusione, utilizzo e creazione di competenze sempre più democratico. 5T è un attore centrale all’interno delle iniziative che la Città sta portando avanti sull’IoT, sui dati e più in generale sull’adozione di tecnologie abilitanti. Tecnologie aperte e democratiche sono lo strumento base per la creazione di una città laboratorio che stimoli la nascita e l’attrazione di innovazione ad alto contenuto tecnologico”.