Polonia: non solo M-346
Non c’è solo l’addestratore avanzato M-346 – un primo blocco per altri quattro velivoli è stato appena firmato (vedi altra notizia), un secondo per ulteriori quattro sarà negoziato successivamente – nei piani di Leonardo per la Polonia. Tra poche settimane infatti, riporta la stampa specializzata, Varsavia potrebbe lanciare il tender per il nuovo fighter, a cui la società italiana risponderà con l’Eurofighter. Al programma l’Italia partecipa assieme alla Germania, al Regno Unito e alla Spagna, per circa il 20% e per un 60% relativamente all’elettronica per la difesa.
In Polonia, terzo mercato domestico per Leonardo dopo il Regno Unito, la società italiana impiega 3.000 dipendenti altamente qualificati nello stabilimento elicotteristico di Świdnik, vicino a Lublino e vanta una collaborazione di lunga data con l’industria polacca PGZ, nell’ambito del programma Rosomak relativo alla fornitura della torretta Hitfist da 30 mm all’Esercito polacco. Leonardo contribuisce, poi, a diversi programmi tra i quali rientrano la fornitura del segmento di terra dedicato alla gestione e analisi dei dati provenienti dai satelliti di osservazione della terra Cosmo-SkyMed, sistemi radar per la difesa aerea e sistemi di sorveglianza costiera.
“Stiamo offrendo alla Polonia una cooperazione industriale siginificativa, a cui aggiungiamo pacchetti manutentivi e programmi di sviluppo” ha dichiarato a Flighglobal Andra Nappi, vice presidente export Eurofighter per Leonardo. “Siamo inoltre disponibili a integrare sul Typhoon sistemi d’arma utilizzati dall’aeronautica polacca”, ha aggiunto, in riferimento al missile aria superficie AGM-158 JASSM di Lockheed Martin, già offerto con l’EFA alla Finlandia nella gara HX. Una selezione da parte della Polonia potrebbe significare la consegna di velivoli assemblati a Caselle o – si sottolinea – il completamento degli stessi in Germania, Spagna o UK. “Il nostro impegno non riguarderà solo aziende polacche di grandi dimensioni, ma anche realtà più piccole, da coinvolgere nello sviluppo di questo programma. Vogliamo inoltre assicurare autonomia al cliente nell’operare la piattaforma, offrendo supporto e addestramento in loco”, ha aggiunto il manager.
Ma l’offerta imminente alla Polonia, che segue di poco la decisione di proporre il Typhoon al Belgio, non è l’unica notizia che riguarda l’Eurofighter. Il Regno Unito ha infatti appena assegnato alla società missilistica europea Mbda un contratto da 400 milioni di sterline per estendere fino a oltre il 2030 l’operatività del missile aria-superficie di precisione Brimstone. Il capability sustainment programme (CSP) prevede l’aggiunta di miglioramenti funzionali del missile, tra cui seeker dual mode, autopilota avanzato, nuova testa di guerra e nuovo sistema di propulsione. Il Brimstone CSP consegnerà inoltre un sistema d’arma “adattabile – fa sapere Mbda – ad un suo utilizzo su diverse piattaforme in dotazione alla difesa britannica: fast jet, elicotteri da attacco e RPAS”. Il Brimstone verrà utilizzato oltre che sugli Eurofighter della RAF, sul nuovo RPAS Protector e sull’elicottero Apache di cui si doterà il British Army.
Eva Lami