MBDA, Brimstone e MHT per i Reaper francesi
La società missilistica europeo MBDA (37,5% Airbus Group, 37,5% BAE Systems, 25% Leonardo) presenterà in questi giorni alla Direzione generale degli Armamenti (DGA) francese due soluzioni per equipaggiare i droni MQ-9 Reaper dell’Armée de l’air. La decisione di armare le piattaforme era stata annunciata a inizio settembre dal ministro della difesa Florence Parly. “Ho deciso – aveva dichiarato il ministro – di lanciare il processo di armamento dei nostri droni da sorveglianza e ricognizione”. L’armamento dei droni secondo il ministro permetterà di avere maggiore efficacia nelle operazioni ISR e risparmi di tipo economico, grazie ad un miglior utilizzo di altri sistemi.
I Reaper saranno inizialmente armati con bombe GBU e missili americani Hellfire, già nelle dotazioni della Francia, ma, secondo quanto dichiarato dal numero uno di MBDA, Antoine Bouvier, “è tempo di pensare ad una soluzione europea”. Questa potrebbe essere costituita o dal missile di precisione aria-superficie Brimstone – a guida radar e laser -, già oggetto di prove integrato sui Reaper delle forze armate britanniche, oppure, questa la seconda soluzione prospettata da MBDA, dalla versione a lunga portata del missile MMP, l’MHT, che enterà in linea con l’esercito francese quest’anno. La Francia ha in linea sei Reaper, cinque basati a Niamey e uno a Cognac. L’armamento sarà poi esteso ad altri sistemi. “Nel medio termine – aveva detto il ministro – anche il futuro drone europeo a cui stiamo lavorando con la Germania, l’Italia e la Spagna sarà armato”.
Eva Lami