Al via il 65° congresso internazionale di medicina aeronautica e spaziale
Ha preso il via oggi, a Roma, il 65° Congresso Internazionale di Medicina Aeronautica e Spaziale, cui partecipano più di 400 scienziati ed esperti del settore aeromedico provenienti da oltre 80 Paesi. Fino al 14 settembre, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, discuteranno sia del benessere dei milioni di passeggeri che viaggiano quotidianamente a bordo degli aerei commerciali, sia dei problemi aeromedici dei professionisti del settore, piloti ed equipaggi, militari e civili, per incrementare sempre di più la sicurezza del volo. Una specifica sessione sarà dedicata alla Cardiologia aeronautica ed alla valutazione del rischio aeromedico nel volo di piloti ed equipaggi, legato alle patologie cardiovascolari che oggi, nel mondo occidentale, sono la prima causa di morte nella popolazione generale.
Legata a questa tematica è quella dell’aumento dell’età media dei piloti commerciali, fenomeno che viene studiato approfonditamente per stabilire politiche comuni di gestione dell’idoneità medica dei naviganti, in particolare di quelli ultrasessantenni. Saranno, inoltre, discussi numerosi casi clinici riguardanti particolari patologie venute all’attenzione dei medici aeronautici e che pongono problemi importanti nel giudizio di idoneità al volo, unitamente alle tradizionali tematiche di human factor e gestione della fatica operazionale, aircrew performance, addestramento aerofisiologico e medical evacuation.
L’Italia, dopo tanti anni, è così nuovamente al centro di una vasta aggregazione tra i più influenti rappresentanti della comunità scientifica aeromedica, donne e uomini che dedicano la loro vita alla sicurezza dei nostri voli e che desiderano condividere il loro entusiasmo e la loro determinazione con l’obiettivo di migliorare il progresso e la conoscenza nella medicina aeronautica e spaziale e trasmettere questa passione alle nuove generazioni.