Tachigrafo manomesso: casi in aumento, scattano multe e denunce
Controlli in tutta Italia: coinvolti camionisti, aziende e congegni illegali
Aumentano i casi di tachigrafo manomesso in Italia e scattano mute e denunce.
Il tachigrafo è al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine e degli organi di vigilanza in tutta Italia. Dal 1° marzo 2025, con l’entrata in vigore della nuova normativa europea che impone il passaggio obbligatorio al tachigrafo digitale di seconda generazione per i trasporti internazionali, sono aumentati i casi di tachigrafo manomesso o non conforme.
Le conseguenze sono gravi: multe elevate, patenti ritirate, dispositivi sequestrati e procedimenti penali avviati.
Tachigrafo non conforme
Il 1° marzo 2025, a Bari, la Polizia Locale ha fermato un tir bulgaro adibito a trasporto internazionale, dotato di un tachigrafo non conforme alle nuove norme UE. Il tachigrafo, ancora analogico, violava quanto previsto dal Regolamento UE 165/2014 aggiornato dal 1228/2021. È scattata una multa da 866 euro, la decurtazione di 10 punti dalla patente e la sospensione del permesso di guida da 15 giorni a 3 mesi. È stato il primo caso in Italia sanzionato ai sensi della nuova normativa entrata in vigore lo stesso giorno del controllo.
Tachigrafo manomesso: casi gravi in tutta Italia
Tachigrafo con frode su scala aziendale
In provincia di Bari, una ditta autotrasporto refrigerato ha commesso 161 violazioni del Codice della Strada sull’uso del tachigrafo.
Gli autisti usavano carte tachigrafiche rubate o smarrite per dilatare i tempi di guida, raggiungendo fino a 30 ore consecutive senza riposo.
Il sistema fraudolento, scoperto grazie a un controllo su un mezzo fermato sull’A14 a Molfetta, ha portato a 90mila euro di multe e 1.000 punti sottratti complessivamente alle patenti.
Lastra delle radiografie come carta tachigrafica a Catania
Un camionista 51enne è stato fermato in tangenziale dalla Polizia Stradale. All’interno del tachigrafo era stata inserita una lastra per radiografie, ritagliata con precisione per simulare la carta tachigrafica.
Lo stratagemma impediva la registrazione dei tempi di guida e di riposo. L’autista è stato denunciato per omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.
Guida senza carta tachigrafica per oltre 13.000 chilometri
In 56 giorni, un mezzo pesante ha percorso 13.554 km senza carta tachigrafica inserita. Gli agenti della Polizia Locale dell’Unione Terre e Fiumi hanno scoperto che l’autista del mezzo pesante, residente a Napoli, guidava mediamente 13-14 ore al giorno, alternando ore registrate a periodi “invisibili”. La sanzione per la ditta ha raggiunto 35mila euro.
Tachigrafo bloccato con telecomando a Orvieto
Un controllo lungo l’A1 ha rivelato l’uso di un dispositivo attivato da telecomando che bloccava il cronotachigrafo, facendo risultare il veicolo fermo anche quando era in marcia.
L’autista del camion, inconsapevole di essere seguito, ha continuato a usare il sistema fino al fermo. Il congegno è stato sequestrato, la patente ritirata e il camionista denunciato.
Kit di disattivazione tachigrafo nascosto nel cruscotto a Catanzaro
Sulla SS 280, gli agenti della Stradale hanno rinvenuto sul camion un kit elettronico occultato, azionabile con impulso da telecomando, capace di disattivare il tachigrafo digitale.
Dopo il sequestro e l’analisi in officina, l’autista del camion è stato deferito all’autorità giudiziaria per manomissione dei dispositivi di sicurezza.
Pulsanti nascosti per ingannare i controlli tachigrafo a Busto Arsizio
Un autista di camion fermato tra Castellanza e Busto ha esibito documentazione regolare, ma gli agenti hanno notato che il tachigrafo era spento e privo di carta tachigrafica inserita.
Portato in officina, il camion rivelava un sistema di pulsanti segreti che interrompevano la trasmissione dei dati. Anche qui: denuncia penale, ritiro patente e pesanti sanzioni.
Doppia frode su tachigrafo e AdBlue a Novafeltria (RN)
Un camionista di 42 anni è stato scoperto a utilizzare un sensore parallelo nascosto e attivabile da telecomando. Oltre al tachigrafo alterato, il camion presentava anche la manomissione del sistema AdBlue per eludere i limiti sulle emissioni. L’autista ha ricevuto una multa da 3.000 euro, 14 punti decurtati e il veicolo è stato sequestrato.
Un magnete per falsare i dati del tachigrafo a Pesaro
Durante un controllo mirato nella zona industriale, la Polizia Stradale ha trovato un magnete collegato a una cordicella, nascosto sotto il tir. Il trucco permetteva di congelare i dati del tachigrafo facendo risultare il tir fermo. La sanzione ha superato i 1.700 euro, con sequestro del dispositivo e segnalazione agli organi di vigilanza.
Cronotachigrafo e sicurezza stradale: multe e denunce
La manomissione del tachigrafo non è solo un illecito amministrativo, ma una pratica pericolosa che mina la sicurezza stradale e altera la concorrenza nel settore dell’autotrasporto.
L’obiettivo del cronotachigrafo digitale di nuova generazione è proprio quello di ridurre al minimo le possibilità di frode.
Tuttavia, la diffusione di dispositivi illeciti e le tecniche sempre più raffinate usate dagli autisti dei camion dimostrano che serve un’intensificazione dei controlli e una maggiore responsabilizzazione delle aziende di autotrasporto.
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