Autovelox sotto esame, omologazione e regole per evitare contenziosi
Censimento nazionale degli autovelox in uso su strade comunali, provinciali e statali
Gli autovelox tornano protagonisti della riforma del Codice della Strada. Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha lanciato un’iniziativa concreta per censire tutti gli autovelox presenti in Italia, con l’obiettivo di definire gli standard tecnici, criteri di omologazione e regole uniformi per l’applicazione delle nuove norme del Codice della Strada.
Censimento degli autovelox in Italia
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato un confronto istituzionale con ANCI e il Viminale per raccogliere dati precisi sugli autovelox attualmente in uso su strade comunali, provinciali e statali. Nella lettera inviata da Salvini al presidente di ANCI, Gaetano Manfredi, si sottolinea la necessità di una mappatura quantitativa e qualitativa degli apparecchi: una ricognizione mai realizzata prima, ma ormai indispensabile per applicare concretamente le riforme del Codice della Strada.
Il primo riscontro fornito da ANCI è insufficiente perché espresso in percentuali generiche, senza dettagli reali sul numero di autovelox, la loro posizione e lo stato di omologazione.
Autovelox sotto esame: omologazione e regole per evitare contenziosi
L’uso degli autovelox è spesso al centro di contestazioni legali: recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno messo in luce la mancanza di chiarezza sull’omologazione di molti dispositivi. Salvini ha sottolineato che, senza un censimento preciso, non sarà possibile applicare le nuove regole del Codice della Strada, né tantomeno approvare il decreto interministeriale che stabilisce i criteri per l’omologazione degli autovelox.
“Serve un quadro nazionale certo per evitare incertezze amministrative e garantire l’efficacia del nuovo Codice della Strada”, ha scritto Salvini.
Gli autovelox servono solo per la sicurezza stradale
Altro obiettivo della riforma è garantire autovelox utilizzati solo per finalità di prevenzione, in linea con lo spirito del Codice della Strada.
Il MIT vuole impedire che gli autovelox vengano percepiti come strumenti di cassa, restituendo loro la funzione originaria: ridurre la velocità, prevenire incidenti e tutelare la vita sulle strade.
La raccolta dei dati dovrà quindi verificare anche la coerenza tra la loro collocazione e i criteri tecnici di sicurezza, per evitare l’installazione in luoghi inappropriati o con scopi distorti.
Codice della Strada: MIT e ANCI insieme per la riforma
Il Codice della Strada è al centro di un’importante fase di aggiornamento normativo. Per questo il Ministero ha chiesto all’ANCI di indicare tempi e modalità per completare il censimento degli autovelox. Così da poter procedere in modo tempestivo con la definizione delle nuove regole.
Il MIT ha inoltre assicurato la massima disponibilità tecnica per supportare i Comuni nella raccolta e nell’elaborazione dei dati. Solo così sarà possibile scrivere un nuovo capitolo del Codice della Strada, più trasparente, moderno e realmente utile alla sicurezza stradale.