Svizzera: multe, regime duro anche verso gli stranieri
Gli stranieri che violano la legge della circolazione in Svizzera devono saldare immediatamente la contravvenzione. Se, per esempio, un automobilista straniero viene individuato da un radar mobile e fermato dalla polizia, dovrà pagare contestualmente la multa se vuole continuare il viaggio. Per consentire l’adempimento di tali misure gli svizzeri hanno pensato di munire gli agenti di un lettore gps per carte di credito.
Anche nel caso di immagini fornite dai radar fissi, grazie agli scambi di informazione fra le polizie europee, è facile risalire al nome del proprietario della vettura e al suo indirizzo all’estero.
“Con la Germania ad esempio – afferma in un’intervista al quotidiano ‘La Regione’, Marco Guscio, responsabile della polizia stradale del Canton Ticino, il procedimento è velocissimo. Con l’Italia, invece, è un pò più complicato ma grazie a un recente accordo con Roma la questione si sta normalizzando.
“Certo -aggiunge Guscio- qualcuno ci prova pensando di essere in salvo perché abita lontano dal confine. Ma appena dovesse ripassarlo, i nostri rilevatori alla frontiera riconoscono le targhe e scatta l’immediato fermo”.
In questi casi i costi, fra sanzioni, denuncia penale e spese amministrative, rischiano di diventare molto alti.
La polizia elvetica però non tiene in considerazione che in Italia, a differenza che in Svizzera, la targa è collegata alla vettura e non al proprietario, creando quindi difficoltà in caso di passaggio di proprietà dell’auto.