Del Basso: ok convenzioni società trasporto con split payment per superare le criticità
Lo split payment e le difficoltà ad adottare questo meccanismo per aziende ed enti pubblici sono stati tema di discussione nell’ultima seduta della Commissione Trasporti alla Camera. Il sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, ha risposto a un’interrogazione sulle criticità per i soggetti che hanno stipulato convenzioni con società di trasporto derivanti dall’introduzione del meccanismo dello split payment.
“Le criticità richiamate nel testo dell’interrogazione – ha evidenziato il sottosegretario – sono riferite ad aspetti contrattuali tra aziende di trasporto pubblico locale e aziende sanitarie locali che possono essere regolati liberamente dalle parti in conformità alle normative vigenti in materia fiscale. Tuttavia, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha fornito informazioni sulle difficoltà riscontrate da un’Asl del Comune di Roma nell’accesso agli incentivi stanziati dal Comune per promuovere l’acquisto a prezzo agevolato di abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale a favore dei dipendenti di enti e aziende che hanno introdotto la figura del mobility manager aziendale e hanno predisposto un piano spostamenti casa-lavoro”.
Il Ministero, secondo Del Basso De Caro, ha assunto in merito al caso informazioni per vie brevi dai competenti uffici e strutture tecniche di Roma Capitale e dall’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità rilevando che quanto evidenziato sia da imputarsi alla prassi aziendale adottata da ATAC Spa di emettere la fattura relativa alla vendita degli abbonamenti contestualmente all’avvenuto pagamento degli stessi, in modo tale da emettere una fattura quietanzata.
Tale meccanismo, che non comporta particolari problematiche per l’acquisto di abbonamenti da parte di soggetti di diritto privato, può rappresentare una criticità per pubbliche amministrazioni ed enti pubblici, entrambi tenuti ad adottare le procedure amministrative relative al ricevimento della fattura elettronica e al loro pagamento con il meccanismo dello split payment. Appare quindi evidente che si è in presenza di una mera prassi aziendale che può essere modificata in qualsiasi momento, non dipendente dagli incentivi posti in essere dal Comune per promuovere la mobilità sostenibile.