Abruzzo: la Regione approva il Piano Regionale dei Trasporti
La Giunta regionale abruzzese ha approvato il Piano Regionale Trasporti (PRIT) – Parte infrastrutture – Report 5.
“L’azione di programmazione che la Regione Abruzzo, attraverso il PRIT, intende raggiungere nel settore dei trasporti – si legge in una nota della Regione – dovrà assumere una doppia valenza: una relativa a una pianificazione “strategica” per recuperare i deficit che si sono determinati a livello territoriale e una tendente a una pianificazione “tattica” per riallineare le politiche di intervento nella logica degli obiettivi di lungo periodo.
Un occhio particolare è rivolto alle infrastrutture destinate a consentire un raccordo tra la rete viaria e l’infrastruttura ferroviaria e soprattutto tra la rete viaria e le infrastrutture puntuali (porto, interporto e infrastrutture logistiche).
In generale, le migliori condizioni di accessibilità e raccordo sono detenute dalle infrastrutture di nuova realizzazione, quali: l’interporto d’Abruzzo, il Centro merci della Marsica e i due autoporti, in quanto concepiti in epoca recente con analisi e proposte in grado di garantire buoni livelli di accessibilità. Nonostante ciò, anche per queste infrastrutture, sono ulteriormente migliorabili le attuali condizioni di accessibilità stradale e ferroviaria; tra i porti quelli di Pescara e di Ortona. Quest’ultimo, pur avendo risolto gran parte dei propri problemi di accessibilità con la realizzazione del cavalca-ferrovia realizzato contestualmente alla variante ferroviaria, va collegato meglio con il casello autostradale di Ortona, così come previsto dagli strumenti di programmazione ed in via di realizzazione; l’aeroporto d’Abruzzo, che, causa l’aumento di traffico registrato sulla Tiburtina Valeria anche ad opera dei nuovi insediamenti commerciali, con valori di saturazione che si mantengono costanti per gran parte della giornata (terziarizzazione), necessita, così come annunciato dal nuovo Piano Regolatore Aeroportuale, di un nuovo e più efficiente raccordo d’accesso alle infrastrutture aeroportuali, se del caso direttamente dall’Asse Attrezzato; le principali stazioni ferroviarie ed autostazioni e terminal di partenza per il TPL su gomma che vanno ripensate ed attrezzate quali piattaforme da utilizzare per lo scambio modale tra i servizi ferroviari, quelli del trasporto pubblico su gomma (urbano-extraurbano) e la mobilità privata.