Sardegna: con la Zona economica speciale 50 mln di crediti imposta
Ha una superficie complessiva di 2.770 ettari la Zona economica speciale prevista in Sardegna, in aree vicine ai sei principali porti dell’isola, dove sono previste agevolazioni per le imprese esistenti e per attrarre nuovi investitori. In particolare è previsto un credito d’imposta fino a un massimo di 50 milioni di euro, incentivi per l’occupazione, procedure di aiuto cofinanziate con fondi
comunitari, contratti di sviluppo e di investimento.
Tra le misure di semplificazione previste, rientrano anche uno snellimento dei procedimenti amministrativi e autorizzativi, uno sportello unico amministrativo, interventi qualificati di interesse regionale e un rappresentante unico regionale in conferenza di servizi.
L’iter, con l’approvazione del Piano strategico in Giunta regionale, è stato avviato e ora manca solo il via libera del Governo nazionale. Nel piano sono state incluse le aree portuali di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Tortoli’-Arbatax, e quelle adiacenti dei sei Consorzi industriali. La Regione ha inoltre deciso di valorizzare anche la presenza degli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero, per cercare di incrementare l’efficacia dell’intero sistema regionale. Dei 2.770 ettari totali della Zes, circa 1.628 sono riferiti al Consorzio industriale provinciale di Cagliari, 180 a quello del Nord Est Sardegna-Gallura, quasi 220 all’Oristanese, circa 500 a Sassari, poco piu’ di 110 ettari a Carbonia-Iglesias e circa 56 all’Ogliastra, mentre 73,43 ettari sono ancora da assegnare.
Il requisito per il riconoscimento delle Zes, istituite con il Decreto Sud del 2017, è la presenza nel territorio regionale – è stato spiegato durante la conferenza stampa – di una zona geografica ben delimitata e identificata, composta anche da aree non adiacenti, purché con un nesso funzionale, che deve includere anche un porto della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) che, nel caso della Sardegna, è stata individuata nello scalo di Cagliari.
“La Sardegna – ha spiegato il presidente della Regione Francesco Pigliaru – offrirà delle aree in cui le imprese, che vogliono usare la nostra Regione come piattaforma logistica per poter produrre e poi esportare verso l’Unione europea, potranno avere uno strumento in più. Sappiamo di essere un luogo al centro del Mediterraneo, in un crocevia importantissimo per chi viene da Suez, per chi guarda all’Europa e al Nord Africa”.