Trasporto aereo: Ecac, una strategia condivisa contro la crisi economica
Reagire alla crisi economica adattandosi con velocità alle nuove sfide, rafforzare il dialogo tra l’Ecac e gli Stati emergenti del settore come la Federazione Russa, la Cina e l’India, armonizzare gli standard di sicurezza e la relativa attuazione in tutti i paesi aderenti. Sono questi alcuni dei temi emersi nel corso della 60° riunione dei direttori generali dell’aviazione civile dell’Ecac (European Civil Aviation Conference), che si è svolta a Taormina dal 2 al 5 settembre e che ha visto riuniti intorno ad un tavolo i massimi rappresentanti del settore dei 44 paesi membri dell’organizzazione.
Alla riunione, aperta dai saluti del presidente dell’Enac Vito Riggio, il nostro paese è stato rappresentato dal direttore generale Alessio Quaranta che durante i lavori è stato eletto membro del Comitato di coordinamento dell’Ecac, lo strumento politico dell’organizzazione, ricevendo in questo modo un importante riconoscimento del ruolo dell’Italia nell’aviazione civile europea.
L’incontro ha rappresentato un’occasione importante per un confronto su vari temi inerenti il trasporto aereo finalizzato, soprattutto, all’elaborazione di una strategia condivisa in Europa, comprendendo anche, quindi, i paesi che non fanno parte dell’Unione Europea. Tra i temi individuati per il triennio 2013-2015, e che verranno analizzati nelle prossime riunioni, è emersa anche l’importanza delle relazioni istituzionali tra l’Ecac e la Commissione Europea, soprattutto in ambito Icao, per garantire che l’Europa venga rappresentata con una voce sola e la priorità che deve essere riservata alle innovazioni e alla ricerca nell’industria dell’aviazione europea in modo da essere più competitiva nel mercato internazionale.