Iata: a Settembre crescita passeggeri in rallentamento
A settembre i dati diffusi dall’Associazione internazionale del trasporto aereo indicano il traffico passeggeri in crescita del 5,5% – in termini di revenue passenger kilometers (RPK) – rispetto allo stesso mese 2017. In rallentamento rispetto al +6,4% registrato ad agosto. In crescita del 5,8% anche la capacità, mentre per la prima volta dopo otto mesi il load factor è sceso di 0,3 punti percentuali, attestandosi all’81,4%. La Iata stima l’impatto degli uragani in termini di 0,1/0,2 punti percentuali di crescita in meno.
“Sebbene la crescita passeggeri registrata a settembre sia in linea con la media di lungo termine – ha spiegato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo Iata – rappresenta comunque una frenata rispetto agli ultimi mesi. Il fatto è dovuto probabilmente all’attenuarsi della domanda prodotta da tariffe aeree più basse in un momento in cui le compagnie aeree sono alle prese con un aumento dei costi, in particolare quello del carburante. La crescente incertezza determinata dalle politiche sui dazi e le tendenze protezionistiche potrebbero avere un impatto in tal senso”.
Il traffico internazionale è cresciuto in media del 4,9%, con passeggeri in crescita in tutte le regioni rispetto a settembre 2017. La capacità è cresciuta del 5,1%, mentre scende di 0,1punti percentuali il load factor, all’81,2%.
In Asia-Pacifico la crescita è stata del 5,4%, in rallentamento rispetto al +7,4% registrato ad agosto. La contrazione risente almeno in parte dei fenomeni atmosferici avversi su quest’area geografica, che hanno costretto ad esempio alla chiusura per molti giorni dell’Aeroporto internazionale di Kansai, in Giappone.
In Europa il traffico internazionale è cresciuto del 5,2%, sostanzialmente in linea con le cifre registrate ad agosto (+5,4%). Nonostante ciò, si assiste comunque a un rallentamento rispetto al trend al rialzo manifestatosi dall’inizio dell’anno. La crescita passeggeri in Medio Oriente è stata dell’1,8%, la più bassa dopo quattro mesi.
I passeggeri sono cresciuti del 5% in Nord America, in consistente aumento rispetto al +3,7% registrato ad agosto. In questo caso la fase positiva dell’economia statunitense sta spingendo in alto anche i risultati delle compagnie aeree della regione. La crescita più forte è quella registrata dall’America Latina, +7%, ben al di sopra del +4,4% registrato ad agosto. Passeggeri in crescita del 6% in Africa, in questo caso in diminuzione rispetto al risultato registrato nel mese di agosto (+6,8%).
Anche il traffico passeggeri domestico è cresciuto a settembre, mediamente +6,5%, in rallentamento rispetto al +7,5% registrato ad agosto. Anche in questo caso, almeno in parte, la contrazione è riconducibile ai fattori meteorologici avversi. In crescita del 7,4% la capacità, mentre il load factor perde 0,6 punti percentuali e raggiunge l’81,6%.
“Lo scorso mese abbiamo pubblicato l’ultima previsione in base alla quale il traffico passeggeri potrebbe raddoppiarsi, raggiungendo gli 8,2 miliardi di passeggeri nel 20137 – ha concluso de Juniac –. L’industria del trasporto aereo supporta già 65,5 milioni di posti di lavoro, con una ricaduta economica di 2,7 trilioni di dollari. La crescita porta con sé anche l’opportunità di dare un contributo maggiore al benessere dell’umanità. Ma i governi devono iniziare a preparare investimenti in strutture aeroportuali adeguate ad andare incontro all’aumento della domanda. Ad esempio la recente decisione di cancellare la costruzione del nuovo aeroporto di Città del Messico è un passo indietro che avrà ripercussioni negative non solo sull’economia del Messico ma anche sulle possibilità di collegamenti dell’intera regione dell’America Latina”.