Iata: a giugno continua la crescita dei passeggeri
I dati diffusi dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata)indicano che nel mese di giugno il traffico passeggeri è aumentato del 7,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La crescita risulta in linea con il 7,7% registrato nel mese di maggio. La capacità – misurata in ASK (available seat kilometers) – è aumentata del 6,5% e il load factor di un punto percentuale, raggiungendo l’81,9%.
Per il primo semestre dell’anno la crescita si attesta sui livelli più alti da 12 anni a questa parte (+7,9%), raggiungendo anche il load factor record dell’80,7%.
“Un quadro economico più brillante e tariffe più basse stanno rafforzando complessivamente la domanda – ha spiegato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo Iata -. Ma elementi di incertezza come la Brexit vanno monitorati attentamente. Nonostante questo, ci aspettiamo comunque di veder crescere il traffico per il resto del 2017”.
Tutte le regioni hanno registrato traffico in crescita: quello internazionale è aumentato in media del 7,5% rispetto a giugno 2016. L’Asia Pacifico ha registrato un balzo in avanti del 9,1%; in Europa la crescita è stata dell’8,8%; più contenuta la crescita in Medio Oriente (+2,5%), alle prese con diversi fattori controproducenti, tra cui il bando sui dispositivi elettronici a bordo dei voli verso il Nord America (recentemente abolito); in Nord America il traffico internazionale è cresciuto del 4,4%; in America Latina l’aumento è stato del 9,7%; in Africa del 9,9%.
Il traffico domestico è cresciuto in media dell’8,2%, superando quindi leggermente la crescita registrata nel mese di maggio (+7,9%).
Ancora una volta sono India (+20,3%) e Cina (+17,6%) i mercati dove si registra la crescita maggiore.
“Il traffico aereo è in buona salute, la domanda cresce e questo darà un contributo positivo complessivamente all’economia globale – ha proseguito de Juniac -. Di contro, questa crescita renderà ulteriormente evidenti le carenze infrastrutturali. Vediamo infatti come in varie parti del mondo gli aeroporti e le infrastrutture della navigazione aerea fatichino a tenere il passo. Ci sono molti esempi di come la connettività sia strettamente legata alla prosperità economica. Ma sono pochi i governi che hanno avuto la capacità di emanare provvedimenti in favore dell’ottimizzazione della capacità delle strutture, dell’allineamento della qualità dei servizi con i bisogni e l’accessibilità dei viaggiatori. La forte crescita di quest’anno è un ulteriore monito sul fatto che non possiamo più perdere tempo”