Ponti primaverili: 8 milioni di italiani in viaggio. Buone le previsioni meteo, ma allarme caro-prezzi
Partenze in massa per i ponti primaverili. Secondo Federalberghi, 8 milioni di italiani si metteranno in viaggio per il 25 aprile, e più di 7,5 partiranno per il 1° maggio. Tra le mete preferite città d’arte e agriturismi, ma il Codacons lancia l’allarme: i prezzi aumentano sia in Italia sia per chi sceglie l’estero.
Le stime della Federazione delle associazioni alberghi e turismo dicono che il giro d’affari complessivo per la festa della Liberazione sarà di circa 2,85 miliardi di euro rispetto ai 2,32 miliardi di euro del 2017 (+22,8%), mentre quello del ponte del 1° maggio sarà di circa 2,46 miliardi di euro, contro i 2 miliardi di euro dello scorso anno (+23%). “Il giro di affari legato al movimento dei ponti primaverili conferma i segnali di ripresa che stanno facendo bene al settore”, commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, “se queste sono le premesse, il desiderio di viaggio e l’effettivo movimento di viaggiatori andrebbe incentivato con tutti gli strumenti possibili”.
Continua la crescita del turismo culturale. Secondo le stime di Assoturismo, tra il 25 aprile e il 1° maggio le località di interesse storico-artistico si avviano a registrare 4,3 milioni di presenze, segnando un aumento dell’1,5% sullo stesso periodo dello scorso anno. Tra le mete più gettonate, come sempre, Roma, Venezia e Firenze, ma anche Napoli, Bologna, Torino, Matera, Mantova, Milano e Palermo. Nelle principali città d’arte è già stato prenotato oltre l’80% delle camere disponibili.
I visitatori stranieri rappresentano oltre il 60% delle presenze turistiche, e hanno speso per le loro vacanze culturali circa 13,9 miliardi di euro nel solo 2017. Si tratta del 38,3% della spesa complessiva dei turisti stranieri in Italia. Previsioni positive anche per gli agriturismi: sono 800mila i turisti che hanno scelto di sedersi a tavola nelle aziende di campagna nei giorni di ponti primaverili. A spingere le presenze in questo settore – rileva la Coldiretti – sono le positive previsioni meteo, che condizionano la scelta del 79% dei vacanzieri.
Il Codacons però lancia l’allarme legato al caro-prezzi. La spesa complessiva degli italiani per i ponti crescerà del 15%. “La prima voce che appare in aumento è quella relativa ai carburanti, con un pieno di diesel che costa oggi il 3,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre per la benzina il rincaro è del +1,5% – spiega il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi –. Andrà peggio a chi sceglierà l’aereo, con i prezzi dei biglietti in crescita fino al +20%, mentre risultano in lieve diminuzione i costi dei trasporti marittimi e di quelli ferroviari”. Spese in aumento di circa il 6% anche per chi sceglie villaggi vacanze e pacchetti con destinazioni estere.