Ambiente, Elettricità Futura: la mobilità elettrica è un investimento a lungo termine
La Strategia Energetica Nazionale “è un buon documento: si pone l’obiettivo di definire uno scenario al 2030 che è una cosa fondamentale perchè c’è bisogno di chiarezza e di una visione di medio lungo termine”. Ad affermarlo è il presidente di Elettricità Futura, Simone Mori, che oggi ha partecipato al Seminario ‘Strategia Energetica Nazionale e Transizione Energetica: come chiudere il cerchio’ riservato agli Associati al Palazzo dell’Informazione a Roma organizzato proprio dall’associazione.
Gli investimenti che si faranno oggi, infatti, rileva ancora Mori, “sono investimenti che tra 25-30 anni saranno ancora funzionanti per cui è chiaro che se vogliamo aggiungere obiettivi molto ambiziosi come noi vogliamo fare di riduzione delle emissioni, di miglioramento dell’ambiente da qui al 2030-50 bisogna dare da subito degli indirizzi di lungo termine. Il principio della Strategia Energetica Nazionale – spiega ancora Mori- è corretto. Ci sono tante cose: alcune le condividiamo di più, altre di meno. Per Elettricità Futura, comunque – rileva ancora il Presidente – gli elementi fondamentali sono: lo sviluppo efficiente delle fonti rinnovabili; l’integrazione armonica coerente tra fonti rinnovabili e centrali convenzionali per gestire la transizione, anche perchè la natura non fa salti e serve un processo di transizione opportunamente indirizzato; lo sviluppo del vettore elettrico a tutti i livelli a cominciare dai trasporti, dalla mobilità elettrica e una presenza sempre più attiva dei consumatori al settore energetico grazie alle potenzialità del sistema digitale”.
Guardando all’Europa, priorità fondamentale deve essere un vero e unico mercato integrato europeo. “C’e’ uno spazio per un incremento delle interconnessioni a livello europeo ovunque – rileva il presidente di Elettricità Futura -. L’Unione delle energie è un’unione concettuale ideale, poi regolatoria e poi anche fisica anche perchè servono interconnessioni per portare energia. Inoltre, ci sono progetti che porteranno ad un ulteriore incremento di interconnessioni. Insomma – conclude Mori – l’integrazione profonda delle regole e un vero unico mercato integrato e’ una priorita’ fondamentale”.