Allarme porti: rischio congestione senza sinergia con gli interporti
“Senza interporti le banchine dei porti italiani non potranno sostenere i flussi crescenti delle grandi navi. L’attuale dimensionamento dei terminal portuali italiani, infatti, non basterà a garantire l’efficienza del sistema per la gestione delle nuove grandi navi portacontainer, che prevedono una movimentazione fino a 4.000 TEU per toccata”.
Il presidente dell’Unione Interporti italiani, Matteo Gasparato ha lanciato l’allarme oggi, durante un incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.
Secondo una recente indagine di Ernst e Young presentata durante la riunione “il sistema portuale italiano non è pronto a gestire i flussi crescenti di merce e si registrano problemi di congestione persino nei grandi porti del Nord Europa”.
“Solo con una sinergia dei porti con il sistema interportuale si potrà sostenere in tempi rapidi ciò che le banchine affronteranno nei prossimi anni – ha commentato ancora Gasparato – nel rapporto porto/interporto, la retroportualità, però, non è un concetto esclusivamente geografico ma funzionale, legato alla presenza di flussi che necessitano di andare all’imbarco utilizzando il treno”.
Al Governo, gli interporti italiani chiedono di “concentrare le risorse disponibili sul cofinanzimento di opere inserite nel contesto europeo e sui cosiddetti “colli di bottiglia” nel sistema infrastrutturale e questo per non perdere le opportunità legate alla ripresa economica ed alla crescita sostenibile”.