Porti: Adriatico-Ionio, nuovi scenari nei traffici
Rafforzamento della movimentazione container, brusco calo del traffico tir e passeggeri soprattutto dalla Grecia (oltre -30%). Questo il quadro presentato da Ida Simonella, ricercatrice Istao, durante la presentazione ad Ancona dei risultati del XIII Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio (Medjugorje, 14-16 maggio). Tra le novità anche il mutamento dello scenario nella graduatoria dei porti internazionali, nonché la comparsa di mete alternative come Egitto e Turchia che hanno buone potenzialità.
“Il mondo sta cambiando – ha commentato -. E’ in atto una rivoluzione dei traffici e serve una rilettura in chiave diversa dei territori, il Forum l’ha data”. Nell’area Adriatico-Ionica, ha spiegato l’esperta, si assiste ad un aumento (anche ad Ancona) della movimentazione di container ma anche ad un ”rapido declino” dei traghetti con meno passeggeri e mezzi pesanti in transito soprattutto dalla Grecia, colpita duramente dalla crisi economica. Una situazione per cuialcune compagnie di navigazione sono in grave sofferenza. Oltre alle tradizionali mete di traffici si guarda ora ad altre frontiere come quelle turche ed egiziane. ”Molto c’è da fare – ha proseguito la ricercatrice – anche sul fronte infrastrutturale e dei trasporti intermodali” per permettere ai porti di ritornare a crescere. Il cambiamento sta anche variando le graduatorie d’importanza dei porti nei vari Paesi così come le conoscevamo prima: Patrasso, che era leader dei traffici passeggeri, viene ‘doppiato’ da Katakolon, il porto di Olimpia; lo scalo di Kotor, Montenegro, sta assumendo sempre maggiore importanza nei confronti di Bar; lo stesso sta accadendo a Corfù rispetto a Igoumenitsa.