Ama e IterChimica inaugurano una pista ciclabile green a Roma
E’ stato inaugurata a Roma, sotto il lungotevere Oberdan, da Ama e IterChimica, in seguito all’inizio della collaborazione tra le due aziende nata per promuovere iniziative di sensibilizzazione all’utilizzo di prodotti innovativi ed ecosostenibili per la realizzazione di beni comuni, un tratto di pista ciclabile con pavimentazione green e high tech studiata ad hoc per la realizzazione del progetto con percentuali altissime di asfalto riciclato, fino al 100%, con temperature più basse di lavorazione e un conseguente risparmio di energia e riduzione dei vapori, grazie ad additivi di ultima generazione.
“Questa opera con un mese di tempo di lavoro e 48 ore di lavoro di cantiere e con la collaborazione dei cittadini. Per quanto riguarda i costi siamo intorno ai 6-700 euro per metro lineare, ovvero circa 300 euro a metro quadrato e questo costo può essere ulteriormente abbattuto usando il sottomanto riciclato dai rifiuti. I lavori fatti consentono di avere una superficie più resistente, più duratura e sicura, non si scivola e drena bene l’acqua”, ha spiegato il presidente di Ama, Daniele Fortini, che ha continuato: “Sono in cantiere altre piste e già se ne stanno realizzando in tutti i municipi, qua nel primo Municipio, ad esempio, si sta lavorando a un riadattamento di 200 metri di pista ciclabile. Appena si insedierà la nuova amministrazione ci sarà un programma di collaborazione con i municipi”.
“Questo tratto di pista ciclabile è stato l’occasione per testare la soluzione di Iterchimica per un asfalto colorato green e valutare successivamente la sua compatibilità con il “tecnosuolo”, la miscela brevettata da AMA. Alla fine della sperimentazione e sulla base di sviluppi nella normativa, il prodotto AMA potrà costituire lo strato inferiore per questo genere di pavimentazioni”, si legge in un comunicato di Azienda Municipalizzata per l’Ambiente diventata detentore unico di un brevetto per la realizzazione di un prodotto derivato da rifiuti solidi urbani, “Mineralized Biomass”, che consente il recupero della Frazione Organica Stabilizzata (FOS) in uscita dagli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB).
(Nella foto un’immagine d’archivio)
Barbara Gherardi