Costi minimi: la Corte Costituzionale interviene sulle cause in corso
I giudici della Corte Costituzionale hanno depositato l’ordinanza sulla legittimità della legge che istituiva i costi minimi dell’autotrasporto.
L’atto arriva a seguito del ricorso presentato nei tribunali di Lucca e Trento dai legali delle società di committenza.
La Corte ha sancito che l’art. 83 bis non viola la Costituzione, definendo quindi i ricorsi non ammissibili. La Corte però, allo stesso tempo, prende atto della sentenza della Corte Europea che definiva i costi minimi inaccettabili in quanto in contrasto con le norme comunitarie. Secondo i giudici Ue, tali parametri non rappresentavano una tutela per la sicurezza stradale.
La recente ordinanza della Corte Costituzionale acquisisce valore solo ed esclusivamente per le cause ancora in corso, per il recupero dei costi minimi quando erano ancora in vigore.
In conclusione i Tribunali ordinari hanno libertà di decidere per i procedimenti, tenendo presente che non sussiste incostituzionalità per la vecchia legge dei costi minimi.