Aeroporti del Garda: presentato il piano industriale
Riportare il bilancio in utile; dare nuovo slancio al traffico aereo, rinnovando anche le infrastrutture per un migliore servizio ai passeggeri; sviluppare le infrastrutture procedendo con l’iter di approvazione del Master Plan al 2030. Sono questi i tre obiettivi fondamentali del Piano industriale degli Aeroporti del Garda, illustrato questa mattina dal presidente di Catullo, Paolo Arena, e dal presidente di Save, Enrico Marchi. Un’occasione per ripercorrere anche la storia recente degli aeroporti di Verona e Brescia. Quando Save è entrata nel capitale sociale di Catullo, nell’ottobre 2014, ha trovato uno scenario molto difficile, con bilanci in negativo da anni, ritardo nella pianificazione degli investimenti correlato alle pesanti difficoltà finanziarie; compagnie aeree che terminavano la loro operatività con conseguenza negative anche per lo scalo.
Ora la situazione è decisamente migliorata e il 2016 ha segnato un importante recupero del traffico, frutto di quanto avviato nel 2015.
Le previsioni sono di chiuder l’anno a 2,8 milioni di passeggeri, in crescita di circa l’8% sul 2015, superiore alla prevista crescita media nazionale del 5%. Oggi sullo scalo operano 29 vettori, con due compagnie, Volotea e Neos, che hanno la propria base a Verona; 60 le destinazioni collegate di cui 3 hub europei; 12 destinazioni di lungo raggio: Cancun, La Romana, Havana, Cayo largo, Montego Bay, Zanzibar; 
Mombasa, Nosy Be, Boavista, Sal, Malé, Dubai.
Dal 2017, oltre ad un’ulteriore potenziamento delle operazioni di Ryanair, è previsto l’ulteriore sviluppo delle basi di Volotea e Neos, il potenziamento della programmazione consolidata e l’introduzione di molte novità . Volotea aggiungerà un terzo aeromobile alla sua base, portando a 16 le sue destinazioni complessive; Neos opererà a Verona con il nuovo 787 e incrementerà i voli; Ryanair, che in questi giorni inaugura Cagliari e Madrid, aggiungerà 3 ulteriori destinazioni; CSA, vettore di bandiera della Repubblica Ceca, aprirà la destinazione Praga; dopo un breve periodo di prova nel 2016, Norvegian attiverà la destinazione Oslo con un 
collegamento bisettimanale per tutta la stagione estiva.
Le infrastrutture
Lo sviluppo dell’aeroporto Catullo è regolato dal Master Plan al 2030 che prevede investimenti per complessivi 150 milioni di euro. Il Master Plan ha ottenuto l’approvazione tecnica da parte di Enac  ed è attualmente in fase di VIA (Valutazione d’impatto ambientale).
Fulcro dello sviluppo infrastrutturale previsto dal Master Plan è il Progetto Romeo, che prevede in fasi successive il completo rifacimento del terminal passeggeri, con un investimento complessivo di 43 milioni di euro. Forte attenzione è posta allo sviluppo delle attività non aviation dell’aeroporto. Le superfici del terminal destinate a queste attività passeranno dai circa 2.900 mq attuali ad oltre 4.000 mq.
Una prima fase di questo sviluppo è stata l’inaugurazione del nuovo duty free all’interno dell’area partenze per una superfice complessiva di mq 430 avvenuta nel maggio di quest’anno.
Il Piano per il periodo 2016 – 2019 prevede investimenti per 65.760.000 euro.
Il Piano è compreso nel contratto di programma firmato tra Enac e Catullo lo scorso 29 novembre. Nel 2016, gli investimenti in nuove infrastrutture di Catullo sono stati di 6 milioni di euro, riferiti a: riqualifica delle sale di imbarco; nuove postazioni controllo passaporti; apertura nuove aree commerciali tra le quali il Duty Free Verona che ha una superfice complessiva di 430 mq; nuova segnaletica; riconfigurazione del piazzale aeromobili; riqualifica pavimentazione testata 22 e raccordo K e T.
Il Piano prevede una serie di interventi anche per l’aeroporto di Brescia Montichiari che ha enormi potenzialità , soprattutto per quanto concerne il traffico cargo, che per anni non sono state sfruttate. E’ quindi già stato predisposto e presentato ad Enac il Piano di Sviluppo Aeroportuale per il quale è iniziato l’iter di approvazione formale. Il Piano prevede investimenti di riqualifica e allungamento della pista principale e delle infrastrutture di volo, selettivi miglioramenti alla viabilità funzionali a rendere l’aeroporto più efficiente e la costruzione di magazzini per permettere a handling agent e spedizionieri di operare in modo fluido;
è stato inoltre finalizzato un accordo di natura commerciale con Alha Group, leader italiano nel settore dell’air cargo handling, con l’obiettivo di stimolare congiuntamente lo sviluppo del traffico, garantire un road feeder service all’aeroporto che permetta ai piccoli spedizionieri di operare con efficienza sull’aeroporto ed accreditare lo scalo con un brand riconosciuto. Al momento sono in corso trattative su diversi fronti con l’obiettivo di dare finalmente avvio alle attività cargo a partire dalla stagione estiva 2017. Intanto lo scorso 17 ottobre, Aeroporto Brescia e Montichiari (AbeM) ha sottoscritto un accordo di joint venture per la gestione dell’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Brescia Montichiari.
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