Intestazioni temporanee: il Consiglio di Stato boccia i ricorsi ministeriali
Anche il Consiglio di Stato ha sospeso, per la parte relativa alle attività di locazione veicoli, l’efficacia della circolare che stabiliva anche per le attività di noleggio l’obbligo di registrazione all’Archivio Nazionale dei Veicoli per gli utilizzatori di auto per oltre 30 giorni. Il Consiglio di Stato ha, infatti, rigettato gli appelli presentati dai ministeri dei Trasporti e dell’Interno contro le ordinanze del TAR del Lazio di novembre scorso, che avevano sospeso l’efficacia della circolare del ministero sull’intestazione temporanea dei veicoli.
Le difficoltà operative e gli elevati costi connessi avevano portato diverse aziende del noleggio a chiedere l’intervento della giustizia amministrativa. Tutto è al momento demandato all’udienza di merito di fronte al TAR del prossimo 28 maggio.
Aniasa, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria, in una nota conferma la disponibilità del settore “a lavorare con i Ministeri e con il Legislatore per trovare le soluzioni più idonee a raggiungere gli obiettivi anti-elusivi della Legge n.210 del 2010, ma senza penalizzare settori come il noleggio, fortemente promotori di correttezza fiscale (tutte le operazione delle flotte a noleggio sono tracciate) e che già dal 2012 forniscono all’Anagrafe Tributaria i dati dei soggetti che utilizzano la propria flotta”.
Le pronunce del Consiglio di Stato sono di grande rilevanza in quanto hanno espressamente indicato, in considerazione della prossima udienza di merito di primo grado (28 maggio), che “appare prevalente l’interesse delle parti appellate a non essere costrette ad intraprendere complessi adempimenti di adeguamento delle proprie strutture amministrative”.
“La pronuncia del Consiglio di Stato – sottolinea Pietro Teofilatto, direttore della sezione noleggio a lungo termine -, evidenzia la necessità anche di un attento riesame delle conseguenze della normativa che rischia di coinvolgere – inutilmente e con costi spropositati- un settore che, oltre a garantire all’Erario 2 miliardi di entrate, è pronto a collaborare con le PA interessate. Si tratta di individuare a costo zero le migliori soluzioni per una maggiore responsabilizzazione e sicurezza nella circolazione stradale e per l’emersione di situazioni non trasparenti o contrarie all’ordinamento. In tale ottica, i lavori in corso per la revisione del Codice della Strada potrebbero essere un’occasione preziosa”.