Porto di Venezia: il ministero dell’Ambiente approva il progetto offshore
La Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale del ministero dell’Ambiente ha espresso parere positivo sul programma di realizzazione del terminal off shore al largo di Venezia. Il sistema permetterà di allontanare le navi porta-container petrolifere più inquinanti, dalla Laguna, consentendo anche la riconversione di ampie aree dismesse dall’industria pesante a Marghera.
Lo rende noto il ministero dell’Ambiente precisando che il ministro Andrea Orlando, preso atto del parere, lo ha trasmesso – tra gli altri – al ministero delle Infrastrutture e Trasporti e alla Regione Veneto.
Il terminale off-shore, posto a otto miglia nautiche dalla costa, davanti all’imbocco di Malamocco dove c’è un fondale di 20 metri, comprende una diga foranea a protezione delle funzioni petrolifere ed è collegato a terra con un oleodotto fino all’Isola dei Serbatoi di Porto Marghera. La piattaforma a terra che comprenderà anche un’area automatizzata, sarà collegata con la ferrovia e con il sistema fluviale e sorgerà nei 90 ettari dell’area MonteSyndial, sempre a Porto Marghera. Lì verranno scaricate le chiatte provenienti dal terminale d’altura.