Tav Torino-Lione: Ravello, un progetto prioritario anche in ambito Ue
“Il passaggio del trasporto su ferro consente un abbattimento delle polveri sottili: circa 40 milioni di tonnellate di merci che comporterebbero una riduzione dell’inquinamento atmosferico di 700 mila tonnellate all’anno di emissioni nocive, che a pieno regime potrebbero diventare 2,5 milioni”. Le cifre, che fanno riferimento al potenziale in termini di ottimizzazione dei trasporti derivante dalla costruzione della linea alta velocità Torino-Lione, sono state presentate dall’assessore all’ambiente della Regione Piemonte Roberto Ravello, insieme al direttore Generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, dal direttore della Direzione regionale Ambiente Salvatore De Giorgio e da Stefano Rigatelli, dirigente del settore Compatibilità ambientale e Procedure integrate, durante la visita al cantiere Tav di Chiomonte.
“Vorrei ricordare – ha proseguito Ravello- l’importanza che la Tav riveste, un progetto ritenuto prioritario anche dall’Unione Europea: una grande opportunità in termini occupazionali, ambientali e per l’intero territorio. Come Regione Piemonte ed insieme all’Arpa monitoriamo costantemente ogni fase realizzativa dell’opera e proprio grazie alle modifiche richieste dalla Regione è stato possibile addivenire a un progetto migliorativo dal punto di vista ambientale. Contestualmente credo sia fondamentale dare una risposta corale da parte dello Stato e delle Istituzioni”.
Ravetto ha condannato i gravi episodi di violenza con connotazioni terroristiche e mafiogene, che si verificano ancora nella valle. “Non è più tollerabile- ha concluso Ravetto – che per portare a compimento un’opera di interesse pubblico, si mettano a rischio famiglie, operai e aziende e si sostengano sovraccosti enormi per garantire la sicurezza degli operatori nel cantiere. L’unica e migliore risposta che lo Stato e le Istituzioni possano dare è di procedere celermente alla realizzazione dell’opera per trasmettere un segnale fermo e deciso ai tanti cittadini per bene, ai tanti sindaci e amministratori locali che vengono minacciati quotidianamente e ai lavoratori ai quali le frange banditesche dei no tav impediscono di operare in un clima sereno”.