Calabria: presentato il piano di sviluppo strategico della Zona economica speciale
“Finalmente la Calabria si dota di uno strumento di sviluppo che aprirà concrete opportunità per il sistema delle imprese, per l’occupazione e per il territorio. L’obiettivo è quello di attrarre capitali e investimenti, soprattutto esteri, e favorire l’insediamento di nuove imprese. In particolare quelle che operano nell’agroalimentare, nel manifatturiero, nei trasporti e nel magazzinaggio. Il piano di sviluppo regionale prevede, in questa direzione, una serie di incentivi, agevolazioni fiscali e deroghe normative”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, illustrando il Piano di Sviluppo Strategico della ZES (Zona Economica Speciale) approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.
“L’approvazione del piano – ha detto il Presidente della Giunta regionale nel corso del suo intervento – è un atto estremamente importante per la Calabria, che giunge a conclusione di un percorso iniziato nel 2015, immediatamente dopo la mia elezione alla guida del governo regionale e che ha visto l’impegno costante dell’esecutivo e del Consiglio regionale che hanno avviato una proposta concreta di Zes pienamente compatibile con le indicazioni e gli orientamenti della Commissione Europea”.
“Quella odierna, dunque -ha rimarcato Oliverio- è una giornata molto importante per la nostra regione. Una giornata che può determinare una svolta storica per lo sviluppo e la crescita della nostra terra. Con l’approvazione del piano strategico della Zes da parte della Giunta Regionale si conclude un lavoro impegnativo per la realizzazione di un obiettivo strategico per lo sviluppo della nostra regione. Dopo decenni di auspici, di proclamazione di impegni assunti a ripetizione, oggi possiamo dire che si è passati dalle parole ai fatti. Gioia Tauro e la sua area portuale ed industriale (circa mille ettari disponibili) costituisce il cuore di un progetto che coinvolge anche le altre aree portuali di Vibo, Crotone, Corigliano, Villa San Giovanni e Reggio Calabria, le aree aeroportuali di Lamezia, Crotone e Reggio Calabria e le aree industriali vocate. Complessivamente sono 2476 gli ettari compresi nella ZES e saranno organizzati secondo il modello delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) con infrastrutture e sistemi in grado di garantire la tutela della salute, la sicurezza e l’ambiente. E’ un provvedimento straordinario, che mette in campo una visione d’insieme, una visone complessiva dello sviluppo della Calabria, che va oltre tutti i campanilismi locali e rappresenta una vera e propria sfida del futuro: utilizzare le risorse per favorire la crescita, far diventare i territori calabresi una forza attrattiva per gli investitori, creare lavoro e nuova occupazione. Un obiettivo che deve essere fortemente condiviso e partecipato da tutti i soggetti coinvolti, perché la Calabria cresce solo se cresce insieme. La sfida si vince o si perde se c’è il concorso dei vari soggetti in campo. La ZES deve costituire la leva, il grimaldello, il punto di forza per riaprire il discorso sul ruolo strategico del porto di Gioia Tauro, che può svolgere una funzione importante, nel cuore del Mediterraneo, per il Paese e per l’intera Europa”.
La ZES segue una visione ben precisa, una strategia già tracciata con una linea d’azione pianificata che ruota attorno a degli elementi cardine quali competitività ed innovazione; sostenibilità dello sviluppo; internazionalizzazione e attrazione. La ZES rappresenta, quindi, un puzzle completo, in cui gli strumenti impattano sulle imprese e rientrano in un’ottica di insieme. Un quadro di strumenti a sostegno dello sviluppo economico che parte dalla ZES e, attraverso i contratti di sviluppo, offre delle vantaggiose opportunità per tutti i segmenti delle attività produttive.
“Il piano di sviluppo per la ZES – ha concluso l’assessore Francesco Russo Russo – costituisce, insieme ai contratti di sviluppo ed alla legge 181, una grande occasione per recuperare il divario storico della nostra regione con il resto del Paese e consentire che si avvii e si consolidi il percorso di crescita intrapreso. E’ il momento di far sapere alle imprese che sulla Calabria si può scommettere”.