e-CMR Italy: conclusa la fase sperimentale del progetto per ottimizzare la supply chain
Migliorare la qualità dalla supply chain della logistica potenziandone l’efficienza, per esempio riducendo l’uso della carta, aumentandone la trasparenza e favorendo lo scambio informativo tra le parti. Questo l’obiettivo del progetto e-CMR Italy, la cui fase sperimentale si è conclusa positivamente.
Il programma, avviato l’anno scorso da Unioncamere con il supporto tecnico di Uniontrasporti, mira a individuare gli ostacoli, le criticità e le possibili resistenze che possono impattare su una veloce ed ampia adozione della lettera di vettura elettronica da parte delle imprese italiane, attraverso l’avvio di una serie di Pilot.
Nella fase dei viaggi pilota sono state coinvolte cinque imprese di trasporto italiane (Arcese, Barbiero S.p.A., FERCAM Logistics & Transport, Riva Logistic & Service, Rutilli Autotrasporti) con l’obiettivo di realizzare una serie di trasporti internazionali accompagnati dall’utilizzo della lettera di vettura elettronica (e-CMR). Le soluzioni tecnologiche (piattaforme e-CMR) utilizzate sono state fornite da ACCUDIRE, Pionira e Transfollow, aziende che hanno sede rispettivamente in Italia, Belgio e Paesi Bassi.
Un’analisi di vantaggi, criticità ed esigenze degli operatori del settore
Nella fase di sperimentazione sono stati realizzati oltre 100 viaggi di test in cui l’e-CMR è stata utilizzata in forma ibrida, ossia parallelamente alla tradizionale CMR cartacea.
I Paesi esteri coinvolti nei viaggi, sia come destinazione sia come origine dei trasporti, sono stati: Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svizzera.
Il progetto permette di comprendere l’attuale situazione della gestione del trasporto internazionale su strada in Europa facendo luce sulle lacune esistenti e i potenziali ostacoli relativi all’utilizzo di strumenti digitali.
Il monitoraggio in tempo reale delle operazioni ha permesso di valutare i vantaggi della digitalizzazione dei documenti ed allo stesso tempo identificare gli aspetti critici di cui le aziende devono tener conto.
Dal test è emersa per le imprese la necessità di una maggiore interoperabilità tra le diverse piattaforme disponibili sul mercato oppure, in alternativa, l’individuazione di una piattaforma unica. Le imprese di trasporto hanno anche bisogno di sviluppare una maggiore cultura digitale, abituandosi ad utilizzare device elettronici al fine di accelerare e migliorare lo scambio informativo tra gli attori coinvolti durante le operazioni.