AP La Spezia: anche il Consiglio di Stato boccia il ricorso sulle marine di Canaletto
Respinto il ricorso al Consiglio di Stato contro l’operato dell’Autorità portuale di La Spezia, accusata dai concessionari delle marine storiche di Canaletto di non aver rispettato il protocollo di intesa del 2007: nel 2013, l’Autorità aveva intimato di firmare un verbale di accordo per una futura ricollocazione nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area.
Tutti i motivi del ricorso, già presentato al Tar ligure e respinto anche in quella sede un anno fa, sono stati rigettati dalla nuova sentenza. Resta, quindi, in vigore l’accordo del 2007 con il quale i concessionari accettavano il trasferimento, a parità di condizioni qualitative e quantitative.
“È una notizia storica non solo per il porto ma anche per la città. Il Consiglio di Stato, confermando la decisione del Tar del 2014, ha definitivamente messo fine ad un contenzioso durato dieci anni – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri – Ora potremo procedere con la realizzazione delle opere previste dal PRP, confermando gli investimenti previsti sia per il secondo che per il terzo bacino portuale con conseguenti benefici economici ed occupazionali. Quella di oggi è un’ottima notizia anche per la città poiché, grazie all’arretramento della zona portuale, si potrà procedere anche alla realizzazione della fascia di rispetto e della barriera fonoassorbente che tanto gioveranno ai quartieri del Levante”.
“Poteva certamente andare meglio, ma anche peggio – è, invece, il commento del difensore dei concessionari, Daniele Granara – La sentenza lascia in vigore il protocollo del 2007, che era stato impugnato da Lsct, stabilendo che l’identità tra la sistemazione attuale e quella futura non è una questione di volumi, ma una equivalenza nei limiti di quanto oggettivamente possibile. Da qua ripartiamo. L’Autorità portuale dovrà fare una nuova proposta e noi la dovremo valutare. Se non saremo d’accordo presenteremo le nostre osservazioni e se l’accordo non sarà rispettato presenteremo altri ricorsi. D’altronde i concessionari non hanno mai visto il progetto e non capiamo perché l’Authority si sia ostinata ad andare avanti sulla gara per le nuove strutture, visto che prima ci deve essere un’intesa comune. Ad ogni modo valuteremo le proposte sulla base della corrispondenza citata nella sentenza. Non si parla di identità, ma nemmeno di soluzioni completamente differenti”.
La marina di Canaletto insieme a quella di Fossamastra, rientra nel progetto della Marina di Pagliari che mira a creare 850 posti barca dislocati su oltre due chilometri e 17mila metri quadri di aree a terra, con 9.100 fabbricati di servizio. Per realizzare l’opera che avrà un costo totale di 12 milioni di euro, occoreranno 24 mesi di lavori.