Iata: a febbraio si rafforza il traffico passeggeri con load factor record
I dati dell’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) relativi al mese di febbraio indicano che per il secondo mese consecutivo in questo inizio d’anno c’è stata una forte crescita del traffico passeggeri, che è salito del 4,8% – in termini di RPK (revenue passenger kilometers) – rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Sebbene la cifra sia inferiore a quella registrata a gennaio, il paragone risulta alterato perché febbraio 2016 era un mese bisestile. Tenendo conto del fatto che febbraio 2017 ha avuto un giorno in meno rispetto a quello 2016 il tasso di crescita è stato 8,6%, quindi appena più basso dell’8,8% registrato a gennaio. La capacità – misurata in ASK (available seat kilometers) – è aumentata del 2,7% e il load factor è salito dell’1,6% attestandosi al 79,5%, la percentuale più alta mai registrata a febbraio.
“Il forte impulso alla crescita della domanda è continuato da gennaio, supportato da tariffe più basse e un quadro economico più in salute – ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo Iata -. Sebbene rimaniamo preoccupati dell’impatto delle restrizioni di viaggio e le chiusure dei confini, non abbiamo visto il bando Usa verso sei Paesi avere un impatto chiaro sui flussi di traffico. In linea generale la domanda continua a crescere in maniera robusta”.
Il traffico internazionale è aumentato a febbraio del 5,8%, cifra ben al di sotto del 9,1% registrato a gennaio; tenendo conto dell’anno bisestile, però, la crescita risulta in leggera accelerazione rispetto al mese di gennaio.
In particolare in Europa la domanda è aumentata del 6,5%; in Asia-Pacifico del 5,2%; nel Medio Oriente del 9,5% (il tasso più alto tra tutte le aree geografiche); in Nord America dello 0,3% (si tratta della crescita più bassa tra le aree geografiche, sebbene, tenendo conto della differenza rispetto al mese bisestile 2016, la crescita sale al 3,4%); in America Latina l’aumento è stato del 5,9%; in Africa del 7,1%.
Il traffico domestico è cresciuto nel mese di febbraio del 3,3%, molto al disotto rispetto all’8,7% di gennaio ma, di nuovo, l’effetto del mese bisestile 2016 ha accentuato il rallentamento.