Università italiane: al via il monitoraggio su sharing mobility
Il Coordinamento Nazionale dei Mobility Manager, parte integrante della Rus (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), sostenuta dalla Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) fa il punto su stato e prospettive della sharing mobility, ovvero l’utilizzo condiviso dei mezzi di trasporto come alternativa tra l’uso del veicolo privato e quello del servizio pubblico, con un’iniziativa per le università italiane.
Nell’ambito di una campagna di monitoraggio e analisi è stato lanciato un questionario, in tutti gli atenei aderenti, che riguarda le abitudini di mobilità, specificatamente quella condivisa, della popolazione universitaria.
”Analizzare gli spostamenti da e per le sedi universitarie è un punto di partenza importante per pianificare un insieme di azioni che permettano il passaggio verso forme di mobilità ambientalmente sostenibili ed economicamente vantaggiose – spiega Maurizio Pernice, direttore generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche del ministero dell’Ambiente – In questo contesto, la diffusione dei sistemi di sharing mobility, oltre allo sviluppo di tecnologie innovative e al potenziamento dei servizi pubblici, riveste un ruolo fondamentale per una win-win strategy della governance delle tematiche ambientali di interesse generale”.
L’indagine è rivolta a studenti e personale docente e tecnico-amministrativo delle Università italiane e punta anche ad intercettare eventuali problematiche e prospettare soluzioni, sul piano generale e su quello specifico. I risultati dell’indagine saranno pubblicati sul primo Rapporto nazionale sullo sviluppo della sharing mobility in Italia che verrà presentato a Roma entro la fine del 2016”.
Cinquanta atenei hanno già manifestato l’intenzione di aderire alla Rus, la cui finalità principale è la diffusione della cultura e delle buone pratiche di sostenibilità, all’interno e all’esterno degli atenei, mettendo in comune competenze ed esperienze, in modo da incrementare gli impatti positivi in termini ambientali, etici, sociali ed economici delle azioni messe in atto dalle singole università.
Nell’ultima assemblea Crui è stato nominato il Comitato di Coordinamento della Rus, che rimarrà in carica tre anni, con il compito di indirizzare e monitorare le attività della Rete, definendo specifici gruppi di lavoro su temi considerati prioritari, dall’energia ai rifiuti. Il Gruppo di lavoro sulla mobilità sostenibile si integrerà con il Coordinamento Nazionale dei Mobility Manager Universitari, con lo scopo di condividere percorsi comuni tra i diversi atenei ed implementare nuove strategie a livello nazionale.
Andrea Coen Tirelli