Bolzano: al via il piano per potenziare il trasporto pubblico nei prossimi 10 anni
Garantire mobilità efficiente e qualità di vita con una rete di mezzi pubblici ben interconnessi, soprattutto nei paesi minori. E’ l’obiettivo che la Provincia di Bolzano intende portare avanti con il piano mobilità, approvato per i prossimi 10 anni dalla giunta provinciale, come strumento più rilevante di programmazione dei servizi di trasporto pubblico e delle relative reti infrastrutturali.
L’obiettivo dichiarato è potenziare e ottimizzare il servizio di trasporto pubblico elevandone gli standard qualitativi con ritorno positivo per l’utenza. “A tal fine sono state prese in esame la situazione attuale e le future evoluzioni, nonché vari fattori quali l’inclusione sociale o l’importanza della mobilità per nuovi scenari nei settori dell’economia e del turismo”, ha detto il presidente Arno Kompatscher. La raggiungibilità e la messa in rete di tutto il territorio, e in particolar modo delle aree infrastrutturalmente deboli o a rischio spopolamento, hanno costituito elementi essenziali. “Migliorare la qualità dei servizi e la loro ottimizzazione sono gli obiettivi primari per indurre sempre più persone all’utilizzo dei mezzi pubblici rispetto all’auto privata”.
“Oltre 150 suggerimenti formulati nei mesi scorsi dai cittadini e dai potenziali concessionari sono stati fatti confluire nel documento finale per quanto attiene soprattutto gli orari, i bacini, la classificazione dei servizi, le modalità di appalto e i progetti infrastrutturali” ha comentato l’assessore Florian Mussner presentando il piano mobilità per l’approvazione.
Nel mirino del piano mobilità vi sono l’organizzazione e l’appalto delle linee di autobus extraurbane, che sono stati suddivisi in diverse categorie: linee principali, linee di base, linee locali, linee del trasporto scolastico e turistiche. Vengono anche definite competenza esclusiva o compartecipazione nella gestione e organizzazione. Le linee principali e il trasporto scolastico rimangono di competenza della Provincia, mentre per le altre linee che risultano esclusivamente di interesse comunale è possibile un accordo tra Provincia e amministrazioni municipali su organizzazione e finanziamento (30% a carico dei Comuni).
“Il piano definisce i bacini ottimali e le necessità di finanziamento armonizzandoli con le strategie socioeconomiche e ai sensi della sostenibilità ecologica – ha proseguito Mussner -. I cinque bacini coincidono con i lotti di gara. Il lotto delle linee urbane a Bolzano, Laives e Merano sarà assegnato direttamente alla società inhouse SASA, mentre i quattro extraurbani sono: val Pusteria, valle Isarco, val Venosta e Sarentino/Bassa Atesina/Oltradige”. Continueranno ad essere di competenza provinciale le entrate tariffarie e il fatto che ai concessionari dovrà essere versata una tariffa al chilometro. Nella definizione dei bacini si sono tenuti presenti tre aspetti: organizzazione efficiente e impiego ottimale dei mezzi, competitività aperta a imprese piccole e medie, nonché copertura del 90% delle movimentazioni.
La Ripartizione mobilità è stata incaricata di predisporre i bandi per i quattro bacini, in modo da poter dare seguito alla gara già nei prossimi mesi. Se ad oggi già il 93% della popolazione in Alto Adige dispone di mezzi pubblici in un raggio di 500 metri, in futuro, per continuare a garantire ai cittadini di abitare nei paesi, il piano prevede il potenziamento delle linee periferiche (+ 46 %), delle linee principali (+18%) e di quelle locali (+16%). Il treno resta comunque l’elemento fondamentale della mobilità sostenibile.