Ministero conferma: niente costi minimi sui trasporti internazionali
“E’ da escludere che il sistema dei costi minimi possa trovare applicazione anche ai trasporti internazionali (anche con riferimento alla sola “tratta” in territorio italiano)”. Con questa precisazione molto chiara ed esplicita il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti mette fine a qualsiasi dubbio che ancora esistesse rispetto all’applicazione dei costi minini di esercizio ai trasporti internazionali e di cabotaggio. Con una circolare, infatti – come spiega una nota Anita – il Ministero ha fornito importanti chiarimenti adalcuni quesiti relativi all’applicazione della disciplina dei costi minimi, ex art. 83 bis legge 133/2008, ai trasporti internazionali e al cabotaggio.È stato così chiarito che, da un punto di vista soggettivo, i destinatari dei c.d. “costi minimi” sono le imprese di trasporto di merci su strada per conto di terzi, attive sul territorio italiano aventi sede principale o secondaria in Italia ed iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, mentre per quanto riguarda il riferimento oggettivo, questo è costituito da un contratto (scritto o verbale) di trasporto di cose per conto di terzi con cui le parti del rapporto, committente e vettore, convengono lo svolgimento professionale di un servizio di trasporto di cose verso un corrispettivo.(P.C.)