Auto: cresce l’export per la componentistica italiana (+5%)
La componentistica italiana rivela una buona penetrazione internazionale. Lo rende noto l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (Anfia).
Nel primo semestre del 2014 l’export della filiera dei componenti per autoveicoli ha raggiunto 10,2 miliardi di euro, con una crescita del 5% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno. Il dato spicca se si considera che la produzione di autoveicoli è ancora in calo.
Nello stesso periodo crescono anche le importazioni (+6,4%), per un valore di 5,9 miliardi di euro, portando così la bilancia commerciale a un saldo positivo di 4,2 miliardi di euro, il 3,1% in più rispetto al 1°semestre 2013.
Il primo mercato è quello europeo, 70% del totale, con la Germania primo paese di destinazione, la Cina invece è il primo acquirente tra i paese asiatici.
Le esportazioni del settore componenti, ricorda l’Anfia, rappresentano il 5,2% di tutto l’export italiano, a fronte del 4,9% dello stesso periodo del 2013, mentre, le importazioni valgono il 3,3% circa. La classifica dell’export per paesi di destinazione vede al primo posto la Germania con 2,1 miliardi di Euro e una quota del 21% sul totale; seguono Francia (11%) e Spagna(8%). L’esportazione verso i paesi dell’Unione Europea vale 7,2 miliardi di euro, mentre quella verso gli altri continenti è di 3 miliardi di euro, con un leggero calo dell’1,9% ma con un saldo positivo di 1,5 miliardi.
“La filiera della componentistica ha rafforzato, anche negli anni della crisi, la sua propensione all’internazionalizzazione – ha dichiarato Aurelio Nervo, presidente del gruppo componenti Anfia – riuscendo a contenere le perdite proprio grazie al crescente peso delle commesse estere, adesso si esporta di più che nel 2007, prima della crisi e questa filiera merita di essere promossa a livello internazionale, anche per attrarre investimenti sul nostro territorio”.