Autisti di camion da tutta Europa manifestano a Bruxelles
Una concorrenza senza regole sulle tariffe, in un mercato dove l’eccessiva offerta di trasporto coincide con un abbassamento della domanda, dovuta alla crisi economica e al calo dei consumi. Le differenze tra i costi del lavoro offrono agli autotrasportatori dei nuovi Stati membri la possibilità di operare in mercati diversi dai propri a prezzi più bassi. Per arginare questa concorrenza, gli autotrasportatori dei mercati più maturi scelgono di operare tramite società fittizie, ubicate proprio dove il costo del lavoro è più basso. È una triste guerra al ribasso, anche perché non esiste armonizzazione delle condizioni sociali nel mercato interno, i controlli sono deboli e le norme sul cabotaggio del Regolamento comunitario 1072/2009, che prevede di effettuare tre operazioni in un periodo massimo di sette giorni, non sono rispettate. Per questo centinaia di autisti di veicoli pesanti provenienti da 13 Paesi europei si raccolgono oggi a Bruxelles davanti alla sede della Commissione Europea, per ottenere maggiore migliori condizioni di lavoro. Prevista una sfilata di camion. La manifestazione è organizzata dalla federazione sindacale internazionale European Transport Federation, che raccoglie le sigle del settore dei vari Paesi europei tra cui l’italiana la Filt Cgil. Un’indagine effettuata dalla ETF rivela che il 95% degli autisti si considera vittima di discriminazioni all’estero a causa della propria nazionalità. (P.C.)
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