Piano Nazionale di Ripresa: le autostazioni di Roma e Milano chiedono il rilancio del trasporto passeggeri
L’Autostazione Tibus di Roma e le Autostazioni di San Donato Milanese e Lampugnano di Milano chiedono provvedimenti per sostenere e rilanciare il comparto trasporto passeggeri, che a causa della pandemia ha subito un crollo del traffico con punte fino all’85%.
Con un comunicato stampa diffuso oggi, le società che gestiscoono le due autostaizoni, hanno lanciato l’allarme: nel 2020 la pandemia ha causato una perdita di fatturato nel settore del trasporto collettivo di persone quantificabile in circa 2.200 milioni di euro, con la prospettiva di un’ulteriore perdita nel primo semestre 2021 di almeno un miliardo di euro.
PNRR opportunità irripetibile per colmare il gap italiano
Per il settore dei trasporti in Italia, l’efficace realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ora in fase di revisione da parte del Consiglio dei ministri, rappresenta un’opportunità irripetibile per colmare il gap accumulato rispetto agli altri Paesi europei in termini di infrastrutture e di sostenibilità ambientale e per raggiungere l’obiettivo della realizzazione di un sistema di mobilità intermodale, collettiva e sostenibile.
Sotto questo profilo, le società che gestiscono l’Autostazione Tibus di Roma e le Autostazioni di San Donato Milanese e Lampugnano (Autostazioni di Milano S.r.l.), nel ribadire l’importanza del ruolo rivestito dalle autostazioni italiane, chiedono l’opportunità di inserire nel PNRR provvedimenti specifici per un servizio che ha visto un crollo del traffico con punte superiori all’85%.
Per Tibus 8 milioni di passeggeri l’anno
In periodi pre-pandemia l’Autostazione Tibus movimentava circa 600 bus al giorno, rispondenti a 103 società operanti, per un totale di 8 milioni di passeggeri l’anno. Il 40% di questi proviene dalle regioni centro-adriatiche (Abruzzo, Marche, Molise), rendendo di fatto l’autostazione di Largo Guido Mazzoni, in zona Tiburtina, la porta di accesso a Roma per gli abitanti di queste regioni, che scontano storicamente un meno efficiente servizio ferroviario.
Le Autostazioni di San Donato Milanese e Lampugnano in Milano registravano circa 400 bus attivi al giorno, rispondenti a 104 società operanti, per un totale di 5 milioni di passeggeri l’anno.
Dal Piano, però, spiegano le due società, non emerge alcun progetto per le autostazioni o per favorire l’intermodalità dei passeggeri in ambito regionale e locale. La proposta approvata dal Consiglio dei Ministri appare migliorabile sotto il profilo degli investimenti infrastrutturali, in mezzi, tecnologie e servizi per la realizzazione di una rete intermodale a supporto della “mobility as a service”, il canale digitale congiunto che consente agli utenti di pianificare, prenotare e pagare più tipi di servizi di mobilità.