Immatricolazioni: Federauto, -20% ad aprile
Aprile segna -20% di immatricolato rispetto agli stessi giorni lavorativi del 2012, al netto delle km zero che verranno immatricolate domani. Il dato, stimato da Federauto, “anche se dovesse essere attenuato dalle Km zero è comunque una Caporetto per la filiera automotive italiana”, precisa il presidente Filippo Pavan Bernacchi che guarda al nuovo Governo Letta con speranza e ottimismo e auspica da subito un alleggerimento della pressione fiscale e provvedimenti a favore dei consumi. Il settore automotive in Italia “sconta – precisa Pavan Bernacchi – la dissennata e miope politica dell’ultimo Governo, che ha scambiato gli autoveicoli per una ‘mucca da mungere e forse da macellare’. Tasse, tasse, e ancora tasse su chi acquista e utilizza un autoveicolo. Politica che, nel 2012, ha fatto introitare 3 miliardi di euro in meno allo Stato, tra Iva e tasse varie, e che ha distrutto la domanda e l’occupazione”.
La nota di Federauto sottolinea che in Italia ogni 15 minuti il debito pubblico cresce di 4.406.250 euro, la spesa pubblica aumenta di 171.232 euro, i debiti dello Stato verso le aziende private aumentano di 570.776 euro, i finanziamenti alle imprese si riducono di 712.470 euro. Inoltre la Federazione sottolinea come che ”negli stessi 15 minuti chiudano 15 imprese e 1 negozio e che 28 lavoratori vengono licenziati”. E se le imprese sono falcidiate, sul fronte occupazionale ”non si può che registrare un disastro. In totale tra disoccupati ufficiali -5 milioni 720 mila-, inattivi disponibili a lavorare -2 milioni 975 mila- e sottoccupati part time -605 mila-, le persone ai margini del mercato del lavoro italiano sono circa 6,4 milioni”.
“In questo contesto – commenta il presidente dei concessionari del gruppo Fiat Piero Carlomagno – è importante che tutti i rappresentati della filiera, Anfia, Unrae, Federauto e il Costruttore Nazionale, si presentino coesi per portare sul tavolo del nuovo Governo delle proposte condivise che facciano ripartire la domanda”.
”Noi – conclude il presidentte di Federauto Pavan Bernacchi – abbiamo molte idee, anche a costo zero, per lo Stato che potrebbero aiutare le nostre aziende che fatturano l’11,4% del Pil, partecipano alle entrate fiscali dello Stato per il 16,6% e con l’indotto allargato occupano 1.200.000 persone. Sono sicuro che il nuovo Governo abbia tutte le carte in regola per dare al Paese le risposte che aspetta da mesi”.