Aeroporto di Firenze: nuovo rinvio al 6 febbraio Conferenza dei Servizi
Un nuovo rinvio, al 6 di febbraio, per dare modo al Mibac di ratificare e formalizzare il proprioparere circa il rispetto delle prescrizioni per la compensazione ambientale e paesaggistica dello sviluppo dell’Aeroporto Vespucci di Firenze. Si è conclusa così la terza seduta della Conferenzadei servizi per l’approvazione del Masterplan dell’aeroporto di Firenze, che si è tenuta a Roma, presso il ministero dei trasporti.All’incontro hanno preso parte tutti i soggetti interessati, compresi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli e il sindaco di Firenze Dario Nardella. Analizzati i documenti pervenuti dalla seduta del 7 dicembre ad oggi, i delegati alla Conferenza hanno preso atto della richiesta della Soprintendenza di Firenze (in rappresentanza del Mibac) di un ulteriore rinvio, finalizzato ad acquisire copia sottoscritta dell’accordo tra Regione Toscana e i Comuni di Signa e Lastra a Signa.
Il Mibac ha ribadito la volontà di ricevere l’accordo definitivo sottoscritto, nonostante nella bozza a sua disposizione non avesse rinvenuto motivi ostativi. Per rendere più rapidi i tempi il presidente Rossi ha proposto di firmare in diretta l’atto, in modo da superare definitivamente qualsiasi ostacolo. Poste le firme digitali, il delegato del Mibac ha ritenuto soddisfacente il documento e ha garantito che il parere del Ministero sarà pronto per il prossimo 5 febbraio.
La prossima seduta della Conferenza dei servizi è stata quindi fissata al giorno successivo, 6 febbraio.
“Abbiamo preso atto che sono venuti meno tutti gli elementi ostativi a chiudere positivamente la conferenza dei servizi. Consideriamo il rinvio al 6 febbraio come l’ultimo, anche perché è esclusivamente legato all’acquisizione del parere formale del Mibac – ha commentato il sindaco di Firenze Nardella -. Già questa mattina, peraltro, la delegazione del Ministero ha dichiarato di aver concluso l’istruttoria e di non aver individuato elementi ostativi sul progetto. Ogni altro tentativo di rinviare la conferenza sarebbe a quel punto inspiegabile. Aspettiamo questi ultimi giorni, ma non accetteremo più espedienti tattici per ulteriori rinvii. Se non si chiuderà il 6 febbraio useremo tutti gli strumenti legali a nostra disposizione”.