Enac: in crescita negli ultimi tre anni le ispezioni Safa
Risultano in crescita negli ultimi tre anni le ispezioni Safa (Safety Assessment of Foreign Aircraft) effettuate dagli Stati partecipanti al programma. Nel 2013 sono state infatti 11.795, nel 2014 11.780 e nel 2015 12.319. Lo precisa l’Enac, in risposta ad alcune notizie di stampa che, analizzando la recente sciagura del volo della compagnia egiziana Egyptair, richiamano la presunta mancata applicazione, in tutta Europa, delle regole previste dal programma comunitario Safa, che consiste in ispezioni di rampa agli aeromobili in transito negli aeroporti europei e fa parte del programma di sicurezza dell’Unione Europea. È finalizzato al controllo delle condizioni di sicurezza del velivolo intesa come la capacità tecnica di intraprendere un volo sicuro.
La presenza di non conformità tecniche, documentali o sugli allestimenti dell’aeromobile riscontrate durante le ispezioni è classificata in gradi di severità che possono comportare il divieto della successiva partenza dell’aeromobile, fino a quando non siano state ripristinate le previste condizioni di sicurezza.
Inizialmente prevedeva la partecipazione volontaria degli Stati membri, mentre in una seconda fase, a seguito di alcuni provvedimenti legislativi comunitari e della creazione della Safety List Comunitaria (comunemente chiamata Black List), ha assunto un’importanza sempre maggiore fino a diventare determinante nella valutazione della sicurezza degli operatori che ricadono sotto la sorveglianza delle autorità dei Paesi terzi.
Inoltre, negli ultimi anni hanno aderito al Programma anche alcuni Stati extra Ue, sia dell’area europea allargata (Albania, Armenia, Bosnia, Georgia, Macedonia, Moldova, Montenegro, Serbia, Turchia, Ucraina), sia extra europea (Canada, Emirati Arabi Uniti, Marocco, Singapore), facendo del Safa un programma a livello planetario.
Per quanto riguarda l’Enac, nel triennio preso in considerazione, ha effettuato 2.427 ispezioni, così distribuite:
2013: 902
2014: 788 2015: 737
che hanno interessato rispettivamente 824 (2013), 742 (2014) e 695 (2015) aeromobili di Paesi EU ed extra Ue.
Il numero delle ispezioni, i vettori e gli aeromobili interessati sono coordinati a livello europeo, in modo da conseguire un campione omogeneo delle compagnie aeree e degli aeromobili da essa utilizzati. Inoltre, le ispezioni vengono opportunamente cadenzate nel corso degli orari di operatività degli aeroporti e sono svolte tutte senza preavviso.