Iata: le misure di risposta a Omicron minacciano la ripresa del trasporto aereo
La ripresa del trasporto aereo è proseguita a ottobre 2021 con ampi miglioramenti sia nei mercati nazionali che internazionali. L’imposizione di divieti di viaggio da parte dei governi – peraltro contro il parere dell’Oms – potrebbe però minacciare la ripresa del settore.
Le rilevazioni dell’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) fotografano per il mese di ottobre una diminuzione di passeggeri del 49,4% (misurata RPK) rispetto a ottobre 2019 (il confronto avviene ancora rispetto al 2019 per evitare l’impatto distorto del Covid sui dati 2020). Si tratta certamente di un miglioramento rispetto al calo del 53,3% registrato a settembre 2021, rispetto a due anni prima.
La contrazione registrata dai mercati domestici è del 21,6% rispetto a ottobre 2019, in miglioramento rispetto al -24,2% registrato a settembre (rispetto a settembre 2019). Il traffico passeggeri internazionali a ottobre è stato del 65,5% inferiore a ottobre 2019, anche in questo caso in ripresa rispetto al calo del 69% registrato a settembre rispetto al periodo 2019.
“Le prestazioni del traffico di ottobre confermano che le persone viaggiano quando è loro consentito – ha sottolineato Willie Walsh, direttore generale della Iata –. Sfortunatamente, le risposte dei governi all’emergere della variante Omicron stanno mettendo a rischio la connettività globale che ha impiegato così tanto tempo a riprendersi”.
Analizzando nel dettaglio i dati del traffico internazionale, i passeggeri trasportati dai vettori europei sono diminuiti a ottobre del 50,6% rispetto a ottobre 2019, nettamente migliorato rispetto al calo del 56,5% di settembre. La capacità è diminuita del 41,3% e il fattore di carico è sceso di 13,7 punti percentuali al 72,5%.
Le compagnie aeree dell’Asia-Pacifico hanno visto il loro traffico internazionale diminuire del 92,8%, in leggero miglioramento rispetto al calo del 93,1% registrato a settembre 2021. La capacità è scesa dell’83,8% e il fattore di carico è sceso di 44 punti percentuali al 35,7%, di gran lunga il più basso tra le regioni.
Le compagnie aeree del Medio Oriente hanno registrato un calo passeggeri 60,3% a ottobre, con un balzo rispetto al calo del traffico del 67,1% registrato a settembre. La capacità è diminuita del 49,1% e il fattore di carico è sceso di 16,1 punti percentuali al 57,5%.
I vettori nordamericani hanno registrato un calo del traffico del 57%, migliorato rispetto a un calo del 61,4% a settembre 2021. La capacità è scesa del 43,2% e il fattore di carico è sceso di 20 punti percentuali al 62,4%.
Le compagnie latinoamericane hanno registrato un calo del traffico del 55,1% nel mese di ottobre. Anche in questo caso un miglioramento rispetto a settembre, quando il traffico era diminuito del 61,4%. La capacità di ottobre è scesa del 52,5% e il fattore di carico è sceso di 4,3 punti percentuali al 76,9%, il fattore di carico più alto tra le regioni per il 13° mese consecutivo.
Il traffico delle compagnie africane è diminuito del 60,2%, in recupero rispetto alla diminuzione del 62,1% a settembre. La capacità di ottobre è scesa del 49,0% e il fattore di carico è sceso di 15,2 punti percentuali al 54,1%.
Per quanto riguarda alcuni tra i principali mercati domestici, l’India ha visto un calo del 27% nella domanda di ottobre rispetto a ottobre 2019, notevolmente migliorato rispetto a un calo del 40,5% a settembre a seguito dell’allentamento di alcune misure di controllo.
Il traffico interno russo di ottobre è aumentato del 24%, in rallentamento rispetto alla crescita del 29,3% registrata a settembre, attribuibile a una forte ondata di Covid-19 e all’inizio della stagione dei viaggi invernali.