Iata: l’air cargo cresce rispetto ai livelli pre-Covid
In forte ripresa a febbraio l’air cargo globale. Secondo i dati della Iata, l’associaizone internazionale del trasporto aereo, nel secondo mese dell’anno la domanda, Misurata in CTK (Cargo tonne-kilometers) ha registrato un incremento del 9% rispetto a febbraio 2019, quindi rispetto al periodo pre-Covid. Poichè a febbraio dello scorso anno erano già evidenti gli effetti della pandemia, la Iata ha deciso che, anche nei prossimi mesi, prenderà come riferimento l’anno 2019. Tutte le regioni ad eccezione dell’America Latina hanno registrato un miglioramento e Nord America e Africa sono quelle che hanno avuto i risultati migliori.
Da segnalare che il recupero della capacità si è invece arrestato a causa dei nuovi tagli di capacità sul trasporto passeggeri, poiché i governi hanno inasprito le restrizioni di viaggio: la capacità è quindi diminuita del 14,9% rispetto a febbraio 2019. “La domanda non sis ta solo riprendendo dalla crisi del Covid-19, ma sta crescendo – ha sottolineato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. Con una domanda del 9% superiore rispetto ai livelli pre-Covid, una delle principali sfide per l’air cargo è trovare una capacità sufficiente. Questo rende i rendimenti del cargo un punto luminoso in una situazione industriale altrimenti desolante. Sottolinea inoltre la necessità di chiarezza sui piani dei governi per un sicuro riavvio dell’industria. Capire come la domanda di passeggeri potrebbe riprendersi indicherà quanta capacità sarà disponibile per il cargo aereo. Essere in grado di pianificare in modo efficiente le operazioni di carico aereo sarà un elemento chiave per la ripresa generale”.