Iata: drastico calo del traffico cargo a marzo
Il traffico aereo di merci è diminuito del 15,2% a marzo rispetto allo stesso mese 2019 (-15,8% considerando il comparto internazionale). La capacità globale è diminuita del 22,7% rispetto a marzo dello scorso anno (-24,6% per i mercati internazionali). I mercati internazionali rappresentano l’87% delle merci aviotrasportate. A marzo la capacità per il trasporto aereo internazionale di merci si è ridotta del 43,7% rispetto allo scorso anno. Questo problema è stato parzialmente compensato da un aumento di capacità (+6,2%) attraverso l’uso esteso di aeromobili da carico, compreso l’uso di aeromobili passeggeri inattivi.
“Al momento, non abbiamo abbastanza capacità per soddisfare la domanda rimanente di merci trasportate per via aerea – ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo della Iata –. I volumi sono diminuiti di oltre il 15% a marzo rispetto allo scorso anno. Ma la capacità è crollata di quasi il 23%. Il divario deve essere affrontato rapidamente perché le forniture vitali devono arrivare dove sono maggiormente necessarie. Ad esempio, c’è un raddoppio della domanda di spedizioni farmaceutiche che sono fondamentali per questa crisi. Con la maggior parte della flotta passeggeri inattiva, le compagnie aeree stanno facendo del loro meglio per soddisfare la domanda aggiungendo servizi di trasporto merci, compreso l’adattamento dell’aeromobile passeggeri all’attività cargo. Ma queste operazioni speciali devono affrontare una serie di ostacoli burocratici. I governi devono ridurre la burocrazia necessaria per approvare i voli speciali e permettere agli equipaggi di volare in maniera sicura ed efficiente”.
Esistono ancora troppi esempi di ritardi nell’ottenimento dei permessi di noleggio, mancanza di esenzioni per i test Covid-19 per l’equipaggio del trasporto aereo di merci e infrastrutture di terra inadeguate da/ verso e all’interno degli ambienti aeroportuali – sottolinea l’Associazione –. Per rispondere pienamente alla loro funzione, le merci aviotrasportate devono muoversi in modo efficiente lungo l’intera catena di approvvigionamento. A tal proposito Iata esorta i governi a: ridurre i documenti per le operazioni di noleggio; esentare il personale di bordo dalle regole di quarantena che si applicano alla popolazione generale: garantire che vi siano personale e strutture adeguati per gestire le merci in modo efficiente.
I dati dimostrano che l’attività manifatturiera globale ha continuato a contrarsi a marzo, poiché i blocchi imposti dai governi hanno causato interruzioni diffuse. A seguito del forte calo di febbraio – che ha superato quello della crisi finanziaria globale – l’indice degli acquisti manifatturieri globali (PMI) è aumentato leggermente a marzo ma è rimasto in territorio negativo. Questo miglioramento è dovuto alla stabilizzazione del PMI cinese; escludendo il risultato cinese, l’indice globale è sceso al livello più basso da maggio 2009.
Osservando le prospettive per il resto del 2020, le previsioni dell’Organizzazione mondiale del commercio danno poche indicazioni su una rapida ripresa. Lo scenario ottimistico è per un calo degli scambi del 13% nel 2020, mentre lo scenario pessimistico vede un calo del 32%. Ciò naturalmente avrà un forte impatto sulle prospettive del trasporto aereo di merci.
Tuttavia c’è una particolare area della domanda che sta crescendo rapidamente. Le spedizioni farmaceutiche stanno registrando volumi doppi rispetto allo scorso anno (non considerando le spedizioni di attrezzature mediche).
“La crisi della capacità sarà, purtroppo, un problema temporaneo – ha spiegato de Juniac –. La recessione colpirà probabilmente il cargo aereo almeno altrettanto gravemente del resto dell’economia. Per mantenere la catena di approvvigionamento in grado di soddisfare la domanda, le compagnie aeree dovranno essere finanziariamente in salute. La necessità di un aiuto finanziario per le compagnie aeree con ogni mezzo possibile rimane urgente”.
Le compagnie aeree dell’Asia del Pacifico hanno registrato una diminuzione di traffico internazionale del 15,9% rispetto a marzo 2019. La domanda di merci destagionalizzata è diminuita del 3% rispetto a febbraio di quest’anno, ai livelli visti l’ultima volta nel terzo trimestre del 2013. La capacità è diminuita del 27,8%.
La contrazione di traffico cargo internazionale registrata dai vettori nordamericani è stata del 13,3%, più del doppio di quella registrata a febbraio (-6,1%). I volumi di carico sulla corsia commerciale Europa-Nord America sono stati i più colpiti (in calo del 22% su base annua). La capacità è diminuita del 19%.
I vettori europei hanno registrato un calo 18,8%, molto più nitido del risultato di febbraio (-5,2%). La domanda interna all’Europa è diminuita del 32,6% su base annua a causa delle chiusure diffuse nel settore manifatturiero in tutta la regione. Anche i più grandi mercati Europa-Nord America ed Europa-Asia hanno registrato notevoli cali questo mese. La capacità internazionale è diminuita del 27,6%.
I vettori del Medio Oriente hanno registrato una contrazione del 14,1% su base annua, dopo la crescita del 4,3% a febbraio. Tra tutte le rotte da/per il Medio Oriente, le importanti rotte commerciali tra Europa e Asia hanno registrato cali nell’ordine del 20% a marzo, mentre il mercato africano, più piccolo, ha registrato un calo di circa il 30%. La capacità internazionale è diminuita del 20,4%.
I vettori latinoamericani hanno registrato il calo più marcato: -19,3% su base annua della domanda internazionale. Si tratta di un significativo deterioramento rispetto a febbraio (-0,5%). Il calo è stato diffuso ma più grave per il Centro-Sud America con volumi in contrazione di circa il 35% su base annua. La capacità internazionale è diminuita del 37,6%.
Le compagnie africane sono state meno colpite dalle perturbazioni di marzo. La contrazione del traffico cargo internazionale è stata in questo caso solo dell’1,2% a seguito dei risultati positivi registrati a gennaio e febbraio. Il mercato Africa-Asia è stata l’unica corsia commerciale che ha continuato a registrare numeri positivi, con volumi in crescita di quasi il 10% su base annua. La capacità internazionale è diminuita dell’8,2%.