Aeroporto di Torino: Snam e Sagat realizzano la prima fuel cell hydrogen-ready in Italia
Sagat e il gruppo Snam hanno sottoscritto un term sheet per la realizzazione di un sistema di fuel cell hydrogen-ready in assetto cogenerativo da 1,2 MW di potenza presso l’Aeroporto di Torino. La cella a combustibile, studiata e sviluppata dalla Business Unit Hydrogen di Snam in partnership con la società americana Fuel Cell Energy, è la prima di questa tipologia e di queste dimensioni in Italia in grado di essere alimentata con percentuali variabili di idrogeno in blending con gas naturale per la generazione combinata di energia elettrica e termica. Sarà installata presso lo scalo di Torino, primo in Italia a implementare una soluzione di questo genere, nel secondo trimestre del 2023.
“L’implementazione di questa soluzione – ha commentato Andrea Andorno, amministratore delegato di Torino Airport – rappresenta il progetto di punta del nostro programma di sostenibilità Torino Green Airport, annunciato a luglio scorso e che raggruppa tutte le iniziative di sostenibilità dello scalo, volte alla riduzione dei consumi e delle emissioni ambientali, confermando il nostro impegno concreto in questa direzione. In Snam abbiamo trovato il partner giusto per la realizzazione di un progetto innovativo, che concorre da subito alla creazione della domanda di energia pulita come l’idrogeno e altri vettori gassosi da fonte rinnovabile certificata, passaggio fondamentale per avviare concretamente la transizione energetica del Paese. Tale progetto, inoltre, ci permetterà di anticipare il nostro obiettivo di azzeramento delle emissioni rispetto al 2050”.
Il sistema di fuel cell è in grado di produrre fino a 1,2 MWh di energia elettrica e 840 kWh di calore ogni ora e potrà essere alimentato con idrogeno miscelato, fino al 40% in volume, con gas naturale. Rispetto alla cogenerazione tradizionale, l’utilizzo della fuel cell alimentata a gas naturale garantisce il sostanziale annullamento delle emissioni di particolato e un risparmio di emissioni di CO2 pari a 1.630 tonnellate all’anno, equivalenti a 1 milione di viaggi in auto sulla tratta Torino centro- aeroporto. L’alimentazione della cella tramite idrogeno e biometano consente l’ulteriore abbattimento di emissioni climalteranti.
“L’idrogeno avrà un ruolo chiave nel perseguimento dell’obiettivo delle zero emissioni nette in molteplici settori, incluse le infrastrutture aeroportuali e portuali – ha dichiarato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam –. Con questo accordo, forniamo all’aeroporto di Torino una soluzione energetica efficace e innovativa in grado di abbattere da subito le emissioni e di integrare quantitativi crescenti di idrogeno per il raggiungimento della neutralità carbonica”.
La soluzione di cogenerazione proposta dal gruppo Snam è stata selezionata a valle di una procedura indetta da Sagat nello scorso mese di aprile e consentirà all’Aeroporto di Torino di autoprodurre energia elettrica, termica e frigorifera a parziale copertura dei propri fabbisogni energetici, attualmente pari a 17.000 MWh per l’energia elettrica e 8.714 MWh per l’energia termica. Implementare una fuel cell hydrogen-ready permetterà allo scalo di aderire ai più elevati standard di efficienza e sostenibilità ambientale, in linea con il proprio obiettivo di dare la massima accelerazione alla riduzione delle emissioni nette prima del 2050.
Già oggi il 100% dell’energia elettrica fornita all’Aeroporto di Torino è proveniente da fonti rinnovabili certificate e il progetto consentirà fin da subito di migliorarne ulteriormente l’efficienza energetica. Il valore del contratto oggetto di affidamento ammonterà a circa 14 milioni di euro.