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Iata: cargo aereo in rallentamento a gennaio
Cargo

Iata: cargo aereo in rallentamento a gennaio

Redazione
10 Marzo 2022

A gennaio il trasporto aereo di merci ha registrato volumi in crescita del 2,7% rispetto a gennaio 2021 (3,2% per le operazioni internazionali). Si tratta di un dato significativamente inferiore alla crescita del 9,3% registrata a dicembre 2021 (11,1% per le operazioni internazionali).

La capacità è cresciuta dell’11,4%, in miglioramento rispetto a gennaio 2021 (10,8% per le operazioni internazionali). Sebbene il dato sia positivo rispetto ai livelli pre-Covid-19, la capacità rimane limitata, -8,9% rispetto ai livelli di gennaio 2019.

Questi, in sintesi, i dati rilasciati dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) per quanto concerne i mercati globali del cargo aereo che presenta una crescita più lenta all’inizio di quest’anno rispetto alle dinamiche che avevano caratterizzato la fine del 2021.

Certamente sul rallentamento della domanda hanno pesato le interruzioni della catena di approvvigionamento e i vincoli di capacità, legati alle cancellazioni dei voli a causa della carenza di manodopera, dal clima invernale e, anche se in misura minore, dall’implementazione del 5G negli Stati Uniti, nonché dalla politica zero-Covid nella Cina continentale e a Hong Kong.

“La crescita della domanda del 2,7% a gennaio è stata inferiore alle aspettative, dopo il 9,3% registrato a dicembre. Ciò riflette probabilmente uno spostamento verso il tasso di crescita più normale del 4,9% previsto per quest’anno – ha spiegato Willie Walsh, direttore generale della Iata –. Guardando al futuro, tuttavia, possiamo aspettarci che i mercati cargo risentiranno del conflitto Russia-Ucraina. I cambiamenti legati alle sanzioni nell’attività manifatturiera ed economica, l’aumento dei prezzi del petrolio e l’incertezza geopolitica stanno convergendo. Si prevede che la capacità subirà una maggiore pressione e le tariffe dovrebbero aumentare. Fino a che punto, tuttavia, è ancora troppo presto per prevederlo”.

 

Le ripercussioni del conflitto Russia-Ucraina

Certamente – sottolinea Iata – conflitto tra Russia e Ucraina avrà un impatto negativo sul trasporto aereo di merci. Le chiusure dello spazio aereo interromperanno la connettività diretta a molti mercati collegati alla Russia.

Nel complesso, si prevede che l’impatto sui mercati globali sarà basso poiché le merci trasportate da/per/all’interno della Russia rappresentavano solo lo 0,6% del carico globale trasportato per via aerea nel 2021. Diversi vettori cargo specializzati sono registrati in Russia e Ucraina, in particolare quelli coinvolti con operazioni di sollevamento pesante.

I mercati regionali

Esaminando i dati delle performance regionali di gennaio, le compagnie aeree dell’Asia-Pacifico hanno registrato volumi in aumento del 4,9% a gennaio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021. Un dato significativamente al di sotto della crescita del 12% registrata a dicembre. La capacità disponibile nella regione è aumentata dell’11,4% rispetto a gennaio 2021, tuttavia rimane fortemente limitata rispetto ai livelli pre-Covid, in calo del 15,4% rispetto al 2019. La politica zero-Covid nella Cina continentale e a Hong Kong sta incidendo sulle prestazioni. Anche i preparativi per le vacanze del capodanno lunare possono aver avuto un impatto.

I vettori nordamericani hanno registrato una diminuzione dell’1,2% dei volumi di carico rispetto a gennaio 2021. Il dato è significativamente inferiore alla performance di dicembre (7,7%). In questo caso la congestione della catena di approvvigionamento dovuta alla carenza di manodopera, al rigido clima invernale e ai problemi con l’implementazione del 5G, nonché un aumento dell’inflazione e condizioni economiche più deboli hanno influenzato la crescita. La capacità è aumentata dell’8,7% rispetto a gennaio 2021.

I vettori europei hanno registrato un aumento del 7% dei volumi di carico rispetto a gennaio del 2021. Sebbene si tratti di un dato inferiore rispetto al mese precedente (10,6%), l’Europa ha mostrato maggiore resilienza rispetto alla maggior parte delle altre regioni, certamente beneficiando del buon o stato di saluto delle attività economiche. La capacità è aumentata del 18,8% rispetto a gennaio 2021, ma rimane in calo dell’8,1% rispetto ai livelli pre-crisi (2019).

I vettori mediorientali hanno registrato a gennaio una diminuzione del 4,6% dei volumi di merci. Si tratta della performance più debole di tutte le regioni, in calo anche rispetto al mese precedente (2,2%). Il dato è dovuto in parte a un deterioramento del traffico su diverse rotte chiave come Medio Oriente-Asia e Medio Oriente-Nord America. La capacità è aumentata del 6,2% rispetto a gennaio 2021, ma rimane limitata rispetto ai livelli pre-Covid, in calo dell’11,8% rispetto allo stesso mese del 2019.

I vettori latinoamericani hanno registrato un aumento dell’11,9% dei volumi di carico rispetto a gennaio 2021. Anche in questo caso si tratta di un dato in calo rispetto alla performance del mese precedente (19,4%). La capacità di gennaio è scesa del 12,9% rispetto allo stesso mese del 2021 e rimane ben al di sotto rispetto ai livelli pre-Covid, in calo del 28,9% rispetto al 2019.

Le compagnie aeree africane hanno registrato una crescita dei volumi di carico del 12,4% rispetto a gennaio 2021. In questo caso si tratta del dato migliore tra tutte le regioni. La capacità è in aumento del 13% rispetto ai livelli di gennaio 2021.

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