L’aeroporto del Salento riapre al traffico
Dopo oltre venti giorni l’aeroporto del Salento è riaperto al traffico. Lo scalo era stato chiuso il 20 aprile scorso per consentire la realizzazione della fase 1 dei lavori di riqualifica e ammodernamento della pista RWY 13/31. La nuova configurazione della pista, che entrerà in esercizio il 1° luglio, consentirà l’ormeggio nel porto medio di Brindisi di imbarcazioni con air draft di 50 metri, così come previsto dal Protocollo di intesa sottoscritto tra Aeroporti di Puglia, Enac, Enav e Autorità Portuale. “L’Aeroporto del Salento rappresenta una infrastruttura fondamentale per tutta l’area sud est. Uno scalo che ha ottenuto eccellenti risultati di traffico, frenati unicamente dalla pandemia, e che da oggi si attesta a livelli ancor più alti di condizioni operative e di sicurezza – ha sottolineato il president di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti -. Non si può non sottolineare, peraltro, come da questi interventi derivino grandi benefici per l’altro pilastro infrastrutturale della città, il porto: una sinergia di intenti che realizza quell’integrazione modale che rappresenta un unicum nel sistema dei trasporti di questo territorio e che ha pochi eguali a livello continentale”.
I lavori, che ammontano circa a 11 milioni di euro, sono stati suddivisi in varie fasi. “La prima, la più invasiva, ha interessato principalmente la pista di volo RWY 13/31 con la chiusura totale all’operatività – ha spiegato il direttore generale Marco Catamerò -. Nelle altre fasi sono previste anche lavorazioni notturne e riguarderanno ulteriori interventi quali il prolungamento dei sentieri di avvicinamento di ambo le piste RWY 13 e RWY 31, la realizzazione del raddoppio stradale relativamente al tratto della SC-11 funzionale al prolungamento del sentiero per pista RWY 13, la riqualifica del raccordo “C”, la realizzazione del nuovo piazzale di sosta aeromobili”.
Gli interventi di natura impiantistica consentiranno l’integrale ammodernamento dell’intero sistema di aiuti visivi luminosi a servizio delle infrastrutture di volo, per mezzo di nuove tecnologie. Gli interventi consentiranno simultaneamente di migliorare le performance a livello safety, di attuare l’efficientamento energetico grazie all’impiego di sorgenti luminose ad alto rendimento basate su tecnologia LED, nonché di migliorare la sostenibilità ambientale dell’infrastruttura grazie alla corrispondente riduzione di CO2. Anche gli interventi previsti sulla pavimentazione della pista di volo sono da intendersi ad alto contenuto tecnologico e hanno comportato la riqualifica funzionale del manto di usura per l’intera superficie.