ESA: rinviata al 2020 la secondo missione ExoMars
Il 14 marzo scorso è stata lanciata dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, la prima delle due missioni ExoMars, che arriverà per la metà di ottobre prossimo in orbita attorno a Marte. La seconda parte della missione russo europea, che sarebbe dovuta partire nel 2018, è stata però posticipata alla successiva finestra di lancio, prevista per luglio 2020. La missione prevede di portare sulla superficie marziana un rover, equipaggiato con un trapano che perforerà il suolo fino a due metri di profondità .
La decisione è stata presa dopo un incontro del Joint ExoMars Steering Board, che si è tenuto a Mosca, che tenuto conto dei ritardi nelle attività e nelle consegne dei payload scientifici ha ritenuto che lanciare nel 2020 sarebbe stata la soluzione migliore.
La prima parte della missione sta portando in orbita la sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), che resterà nell’ orbita di Marte per sette anni, e il lander Edm (Entry, Descent and Landing Demonstrator), il veicolo dedicato all’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, che dovrà dimostrare la capacità dell’Europa di posarsi sul suolo di Marte. L’arrivo nell’orbita di Marte è previsto per il prossimo 16 ottobre, quando il modulo Schiaparelli si sgancerà per scendere sul pianeta, il 19 ottobre, diventando il primo modulo italiano a posarsi su Marte.
In entrambe le missioni, l’Italia ha un ruolo fondamentale:  il nostro Paese ha infatti fornito il modulo Schiaparelli, mentre per la seconda svilupperà  il trapano necessario a scavare nel suolo marziano.