Autostrada viaggiante Trieste-Fernetti: su rotaia 40 Tir al giorno
È partito oggi nel Porto di Trieste il servizio shuttle di collegamento tra il Molo Quinto e l’Interporto di Fernetti dove sta per essere trasferita anche una porzione del Punto Franco di Porto vecchio. Lo scalo marittimo si arricchisce, così, di un nuovo terminal fatto di un grande piazzale e di uno snodo ferroviario a venti chilometri dal mare. “Stiamo così rammendando, con un’operazione importante e non certo semplice – ha commentato la presidente della Regione Serracchiani – le maglie del tessuto intermodale del Friuli Venezia Giulia, unendo porti e retroporti, aumentando di conseguenza il nostro tasso di competitività”.
Il servizio di ferroutage sarà attivo cinque giorni a settimana e si avvale di una coppia di treni (uno in un verso e uno nell’altro) che complessivamente trasporta quaranta semirimorchi appena scesi oppure in procinto di imbarcarsi sui traghetti per la Turchia. “Facciamo l’esempio di un camionista che scende dalla Germania e che deve imbarcare il suo mezzo – ha spiegato Enrico Samer, manager di Samer&Co. Shipping – anziché arrivare fino al porto lascia il semirimorchio a Fernetti e contemporaneamente ne aggancia un altro con prodotti turchi appena sbarcato dal traghetto e portato sull’altipiano dal treno e parte verso il Centro Europa: perde un’ora anziché una decina di ore. Un traghetto – continua Samer – può portare anche 220-230 semirimorchi e in certe giornate arrivano anche tre navi. Sono almeno 600 semirimorchi e una parte staziona in porto anche due o tre giorni: di conseguenza gli spazi sono spesso congestionati”.
“I convogli sono lunghi 400 metri e ognuno può portare 20 Tir – ha spiegato Domenico Miceli della Divisione cargo di Trenitalia – possono essere formati in mezz’ora”. Secondo Vittorio Zollia presidente della società Alpe Adria che gestisce il servizio, l’obiettivo è quello di arrivare a quattro treni quotidiani (due in un senso e due nell’altro), sette giorni su sette.