Distribuzione urbana delle merci: presentato a Roma il progetto Citylogin
Si chiama Citylogin il modello imprenditoriale per rendere ecologica la distribuzione urbana delle merci nel centro storico di Roma. Il progetto è una start-up nata dalla collaborazione di Fm Logistic e Mag-Di ed è stato presentato oggi nella Capitale presso il complesso museale dell’Ara Pacis.
Citylogin, che offre servizi logistici specializzati con mezzi elettrici o bimodali, è basato su una serie di aree di prossimità, ovvero zone di stoccaggio vicine al centro storico che permettano di avvicinare la merce al destinatario e ridurre al minimo la distanza finale percorsa dai mezzi. Inoltre, è previsto l’utilizzo di un sistema di geo-posizionamento e controllo della funzionalità dei veicoli. “In questo caso – ha spiegato Roberto Mastrofini, di Mag-Di – siamo in grado di monitorare i mezzi mentre operano, cioè possiamo seguire e tracciare la loro movimentazione”.
Il progetto permette di gestire le attività legate alla micrologistica, ossia quelle attività che comportano lo stoccaggio anche di piccole quantità di merce e che fanno fronte alle esigenze di una o più filiere merceologiche. A tal proposito le due aziende hanno investito in un portale che consente di coordinare una serie di attività tra cui il controllo dello stock e delle scorte, il riordino diretto al fornitore e la spedizione al proprio punto vendita. La piattaforma permette il monitoraggio delle merci, la connessione tra sistemi gestionali cliente-fornitore, la gestione dei pagamenti, degli incassi legati ai prodotti e riesce a realizzare un sistema di interscambio informativo tra tutti gli operatori, comprese le amministrazioni pubbliche.
Ricordiamo che Citylogin utilizza il modello di business sperimentato da Logeco, il progetto di logistica urbana gestito da Unindustria con la collaborazione di Roma Capitale e Agenzia Roma Mobilità. “Il progetto – ha detto Pablo Gomez, managing director di Fm Logistic W.E – è vincolato al nostro concetto di sostenibilità di tipo ecologico, economico e sociale”.
Durante la presentazione dell’iniziativa, sono intervenuti anche Francesco Filippi, direttore del Centro di ricerca per il trasporto e la logistica (Ctl) dell’Università La Sapienza, e Tito Zavanella, managing director di Gea (consulenti di direzione a fianco dell’impresa italiana), i quali hanno delineato il trend e le opportunità per gli operatori della logistica urbana. Filippi ha evidenziato che in questo settore sono sempre più importanti le nuove tecnologie digitali, quelle per i veicoli, i comportamenti dei consumatori (e-commerce) e la regolazione ambientale. Zavanella ha sottolineato che tra le prospettive future ci sono il trasporto urbano misto (merci e persone) e il fatto di coinvolgere nuovi soggetti nella catena logistica, che possono essere studenti o privati cittadini.
Riccardo Montanucci, customer supply chain director di Carlsberg e Maximo Martinez Avila, supply network innovation center di Procter & Gamble hanno delineate le strategy “green” nelle multinazionali. “Il canale Ho.re.ca. – ha spiegato Montanucci – ci permette di servire circa 13 mila clienti in tutta Italia, concentrati soprattutto nelle grandi città e Roma è la piazza più importante. Il nostro obiettivo è far entrare in città veicoli pieni e farli uscire pieni. Il 25% del business Ho.re.ca. è dato dal ritiro dei vuoti”.
“Per noi è importante l’ultimo miglio perché il nostro obiettivo è creare valore aggiunto – ha sottolineato Avila – I nostri prodotti devono essere disponibili per i nostri clienti in qualsiasi negozio e in qualsiasi momento. Il problema della city logistics è che i mezzi devono essere pieni sia quando entrano in città, sia quando escono”.
Andrea Campagna, ingegnere del Ctl dell’ateneo La Sapienza, ha illustrato le tecnologie di gestione della flotta, in particolare il Fleet management system, e in che modo avviene il monitoraggio dei mezzi. Al termine dell’evento, c’è stata una tavola rotonda a cui hanno partecipato tutti i relatori, oltre a Riccardo Simone del ministero dell’Ambiente e Davide Montano, di Dolce&Gabbana. Il primo ha evidenziato che “occorre efficientare la distribuzione urbana delle merci”, mentre il secondo ha chiesto che ci sia “un’organizzazione effettiva per la logistica cittadina”.